sapienza piano fuori corso 2010
La
Sapienza approva un piano per gli studenti
fuori corso. Dopo le dichiarazioni del rettore
Luigi Frati sui ricercatori fannulloni, adesso arrivano dall’ateneo nuove misure per contrastare il fenomeno degli studenti “parcheggiati” all’università. Un
aut aut quello che l’ateneo capitolino dà ai fuori corso. Se questi non faranno richiesta per passare al tempo parziale, infatti, saranno costretti a pagare il
50 per cento in più delle tasse.
In pratica, l’Università dà la possibilità agli studenti fuori corso – iscritti dal 2001 e che non hanno ancora conseguito il diploma di laurea – di fare richiesta, a partire dal 1 settembre, di essere ammessi come
studenti part-time. Questo dà loro la possibilità di vedersi raddoppiato il periodo di studi utile al conseguimento del diploma senza aumenti di tasse, e di accedere a un sistema speciale di tutoraggio volto ad aiutare gli studenti “lumaca” a non perdere di vista l’obiettivo.
In altre parole viene data una possibilità ai fuori corso che dimostrano di voler terminare il percorso di studi, inserendosi in un programma d’ateneo. Ai fannulloni, invece, non verrà lasciata via di scampo.
Ancora una volta si penalizza gli studenti con problemi.
Ma allora si dica direttamente all’ Università possono venire solo quelli che fanno una vita comoda, senza problemi, che appartengono a famiglie agiate, quelli che hanno avuto sempre la vita bella e felice e non se ne parli più.
Non diciamo che l’ Università è il posto delle opportunità, diciamo se hai problemi e non puoi essere al massimo non andarci proprio perchè troverai solo persone che ti renderanno la vita ancora più amara di quella che già vivi.
E diciamo anche che l’ Università serve solo per dare lavoro e soldi ai professori, niente altro, non è per emancipare le persone.
Dimenticavo, ma questi sono convinti che chi si laurea prima è più meritevole?
non hanno ancora capito che si laurea prima chi ha più disponibilità, o chi è più raccomandato? che non sono più bravi.
Comunque una volta i fuoricorso erano esonerati dalle tasse perchè avevano saldato il conto durante gli anni in corso per i servizi ricevuti, quindi da fuoricorso non si pagavano tasse.