Scontri e cariche della polizia a Roma durante il corteo degli studenti che, come annunciato nei giorni scorsi, hanno deciso di sfilare per la Capitale contro il divieto di manifestare decretato dal Comune nelle zone centrali. La manifestazione però non è ancora partita dal luogo del concentramento alla stazione Tiburtina.
Alcuni studenti avevano bloccato degli autobus alla stazione, dove per ordine della questura è stata anche chiusa la fermata metro. Poi sono iniziati gli scontri e la carica “di alleggerimento” della polizia dopo che una parte del corteo, autorizzato fino alla sede della Sapienza in piazzale Aldo Moro, ha tentato di prendere un percorso diverso.
Le cariche della polizia hanno aumentato la situazione di tensione: davanti alla stazione Tiburtina da una parte si sono concentrati tutti i manifestanti, alcune centinaia di studenti delle superiori, e dall’altra i cordoni della polizia impegnata a evitare deviazioni rispetto al percorso previsto inizialmente.
I ragazzi hanno acceso alcuni fumogeni e dai microfoni arrivano slogan contro le manganellate che avrebbero raggiunto alcuni ragazzi. “Abbiamo dai 14 ai 20 anni” urlano i giovani, che protestano contro la limitazione alla loro libertà di manifestare. Tra i giovani si è peraltro diffusa la voce di controlli delle forze dell’ordine all’esterno delle scuole e questo contribuisce ad esacerbare gli animi.
La tensione tra studenti e polizia a Roma arriva in una giornata di forte difficoltà del governo, che dopo il consiglio dei ministri di ieri sera non è riuscito a dare una risposta credibile alle richieste di riforme strutturali che giungono dall’Europa.
Le proteste di oggi a Roma inaugurano un mese fitto di manifestazioni proseguiranno idealmente domani in tutta Italia: una mobilitazione che ha ad oggetto sia le politiche del nostro Paese in materia di istruzione sia quelle del G20, che in questi giorni è in corso di svolgimento a Cannes.