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Rischia di saltare la no tax area per gli studenti meno abbienti

da | Mag 2017 | News | 0 commenti

No tax area addio? Con il ritiro da parte della Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento alla manovrina che avrebbe dovuto garantire la riconferma dei costi standard, nonostante la recente bocciatura degli stessi da parte della Corte Costituzionale, rischia di saltare anche l’entrata in vigore dell’esenzione dalle tasse universitarie per tutti gli studenti con ISEE inferiore ai 13mila euro.

Il battesimo della no tax area per il prossimo anno accademico rischia di non poter essere celebrato, poiché il calcolo delle risorse necessarie per coprire i mancati introiti che gli atenei registrerebbero a seguito dell’introduzione della fascia di esenzione è fatto proprio sulla base dei costi standard. I quali sono stati bocciati lo scorso 11 maggio dalla Consulta, che ha contestato il fatto che la definizione del meccanismo per l’assegnazione dei finanziamenti alle singole università pubbliche sulla base della spesa sostenuta per il singolo iscritto sia stata fatta mediante atti ministeriali, piuttosto che far ricorso a provvedimenti legislativi.

A seguito della decisione della Corte, per evitare che non si potessero distribuire interamente le risorse messe a disposizione per il sistema universitario e garantire la continuità, il governo aveva presentato un emendamento alla manovra correttiva attualmente in discussione in Parlamento. Il quale, tuttavia, è poi stato ritirato. Se non arriveranno nuovi interventi legislativi, il rischio è che non si possano distribuire i 7 miliardi messi a disposizione per il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) e che, in mancanza dei costi standard, non si possa nemmeno lanciare la no tax area.

I 55 milioni che erano stati previsti come coperture per garantire l’esenzione dalle tasse universitarie agli studenti meno abbienti, infatti, erano stati calcolati proprio sulla base di quel criterio che la Consulta ha bocciato e che, quindi, senza l’emendamento del governo, di fatto non esiste più. Come è ovvio, la no tax area non può partire senza sapere quante saranno le risorse che verranno a mancare alle università e prevedere finanziamenti statali adeguati a coprire tali perdite. E, poiché i tempi stringono, è possibile che l’entrata in vigore dell’esenzione debba essere rimandata di un anno.

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