Il processo per il
crollo della Casa dello Studente all’Aquila, avvenuto durante il terribile terremoto del 6 aprile 2009, e che ha causato la morte di
8 studenti rimasti sotto le macerie della struttura, è stato rinviato. Il 28 maggio ci doveva essere l’
udienza preliminare per individuare le responsabilità umane della vicenda, e invece l’udienza è stata spostata al
12 giugno prossimo.
Ad essere
indagati sono undici persone riguardo ai quali l’ipotesi di reato sarebbe quella di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni.
Cresce la
tensione, inoltre tra familiari delle giovani vittime e legali degli indagati. Mentre i primi chiedono che il processo abbia luogo all’Aquila, i secondi stanno cercando di spostare le fasi successive a
Campobasso perché, dicono, il processo nei luoghi del terremoto non avrebbe svolgimento sereno.
Oltre agli otto studenti morti sotto le macerie della Casa dello Studente, ce ne sono
molti altri scomparsi per il crollo degli edifici di quella che è considerata una tra le città universitarie per eccellenza italiane. A questi è dedicato il libro “
Macerie dentro e fuori” uscito proprio in questi giorni, e scritto collettivamente da genitori e parenti delle vittime che pur non essendo stati coinvolti direttamente in un processo, chiedono che venga fatta chiarezza sulla tragedia dell’Aquila e sul
mancato allarme delle strutture non a norma.