Domani il governo presenterà la nuova riforma della scuola e dell’università, il cosiddetto “pacchetto merito”, in questi giorni oggetto di numerose critiche. L’obiettivo è attuare un cambiamento culturale all’insegna del merito e della competitività: “Questa riforma – spiega il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo – ce la chiede l’Europa della cultura e del lavoro”. Per evitare il vaglio del Parlamento, probabilmente si opterà per il decreto.
Tale provvedimento prevede che nelle scuole superiori sia eletto “lo studente dell’anno”, ossia il migliore, tenuto conto del suo impegno e reddito familiare. Chi si aggiudicherà tale qualifica potrà usufruire di sconti sui bus e alle mostre. Oltretutto, una volta arrivato il momento di andare all’università, pagherà un terzo in meno la tassa d’iscrizione. Negli atenei, invece, sono previste le figure dei “miglior laureati” e “miglior dottorati”. Sarà, anche, possibile iscriversi a due corsi di uguale livello, per esempio due specialistiche o due master.
Il “pacchetto merito” prevede, inoltre, Olimpiadi internazionali in sette materie. Diventeranno una regola quelli della matematica, dell’italiano e dell’astronomia. Chi durante l’anno di classificherà tra i primi tre nella fase nazionale, potrà accedere gratuitamente a “master class” estivi nella disciplina trattata. Per far fronte all’assenteismo dei docenti universitari, invece, ci sarà l’obbligo di 100 ore di didattica, mentre gli atenei che non avranno assunto gli insegnanti migliori, scelti da una commissione ad hoc, subiranno una riduzione dei finanziamenti.
Novità pure sul fronte del lavoro: le università stileranno un elenco con il 5 per cento dei laureati più bravi, il cui curriculum sarà pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione. Questi potranno godere di incentivi fiscali applicati ai datori di lavoro per due stagioni. Infine, la riforma del ministro Profumo conferma il numero chiuso per Medicina e Architettura, oltre che per ogni facoltà l’obbligo del test diagnostico necessario per immatricolarsi.
Il pacchetto merito non è piaciuto affatto al Pd, secondo cui “non c’è bisogno di interventi esclusivamente mirati a incentivare la competizione e garantire l’eccellenza per pochi: la scuola italiana – dice Beppe Fioroni, ex ministro dell’Istruzione – è una grande risorsa per il Paese e deve avere l’ambizione di essere per tutti di qualità”. Profumo ribatte: “Scuola elitaria? In realtà il modello di scuola che io ho è esattamente allineato a quello dell’ex ministro Fioroni”, e sottolinea la necessità di una maggiore valorizzazione delle capacità e dell’impegno.
Per placare le polemiche, il ministro Profumo spiega pure che tali interventi saranno solo “complementari”, assicurando allo stesso tempo che saranno impegnati non più di trenta milioni “per le misure a favore dell’impegno nell’eccellenza e più di un miliardo per la scuola di tutti”. Infine, annuncia che presto sarà pubblicato un bando per il reclutamento di 300.000 docenti. Tra le prove, anche una lezione dimostrativa.
Sicurezza Informatica: la collaborazione tra Unipa e Polizia Postale
Nel mondo in cui viviamo, la sicurezza informatica gioca un ruolo sempre più importante. Al fine di tutelare la privacy e tenere al sicuro i beni d...
Le solite cacchiate. Chiunque varchi la soglia del ministero della pubblica istruzione e dell’università deve lasciare la propria impronta. Bene, complimenti. Fate pure. Ormai non c’è limite al peggio!!
Signor Ministro,
lascerei perdere il migliore della classe o dell’anno (concordo in pieno con quanto ha scritto Alberto Asor Rosa di recente sulla scuola pubblica, se non ricordo male su “Repubblica”di un paio di giorni fa). Mi sembra buona, invece, l’idea delle olimpiadi della matematica, dell’italiano, della astronomia (perché non la fisica o la geografia?) ma che siano aperte a tutti, anche all’ultimo dei ripetenti che abbia voglia voglia di cimentarsi, senza limiti di curriculum scolastico o universitario. E con premi non eclatanti, con invece in primo piano l’idea dello sport dell’intelligenza e del sapere. E’ superfluo ricordare che molti talenti restano sopiti o mortificati nella quotidianità e possono risvegliarsi all’improvviso, magari con stimoli diversi da quelli scolastici. Su altro versante, mi piacerebbe che spendesse due parole per il lavoro silenzioso e prezioso della gran parte degli insegnanti di oggi che a mio avviso sono eroici, appassionati, tenaci e preparati.
In un mondo pieno di furbi e raccomandati perchè non premiare chi sgobba sui libri per avere una migliore preparazione e dei buoni voti? non ci trovo niente di male se si cominciasse a premiare veramente il merito! e dove se non a scuola e all’università, è da lì che si deve partire! spero solo che queste misure valgano anche per i docenti, sono così svogliati e disinteressati….
Rosalba il problema è molto più ampio..in questo modo infatti non si tratta solo di premiare il più bravo(che essendo già bravo non ha di certo bisogno di sentirselo dire), ma vuol dire non dare la possibilità a tutti indistintamente dalla propria classe sociale di studiare ed avere le stesse opportunità.In un momento come questo,credo non sia il caso di fare diversificazioni.La scuola è uno dei più grandi beni che l’uomo possa avere ed è un bene pubblico..KE DEVE RIMANERE TALE!!
Secondo me qualche incentivo per i meritevoli e poco abbienti non guasta. Io stessa ho ricevuto una borsa per questo alle superiori (dei miseri 300€ ma è stato bello riceverli). Certo magari non solo a uno.. si potrebbero scegliere i migliori di ogni classe ad esempio.. ma alla fine non è certo questo che cambia la decadenza delle scuole. Approvo il verificare le competenze dei professori! Ne ho avuti molti bravissimi e molti che campano sullo stipendio senza fare niente e rovinare le possibilità future degli studenti. Ho avuto un prof di matematica che non ha insegnato niente e ci raccontava le cavolate nonostante volessimo studiare e glie lo dicevamo! Ero brava in matematica e mi ha rovinato. Ottima la possibilità di seguire sia una specialistica che un master… era proprio quello che stavo progettando per il prossim’anno se fosse stato possibile! Meno male! 😀
Secondo me dobbiamo assolutamente abbandonare questa cultura della competitività che ormai ci pervade ovunque. Bisogna sempre eccellere in tutto, altrimenti sei ritenuto una “cacca” e te ne devi stare nell’angolino e questo, a mio parere ci fa stressare dannatamente e ci fa concentrare tutta la vita sul pensare che il prossimo sia solo li per fregarci il primo posto. Invece di dare premi e premietti signor Profumo, investi quei soldi per una sana riforma universitaria che dia a questi poveri studenti un qualcosa di concreto da spendere sul mercato del lavoro. Io purtroppo ne sono una vittima e non so proprio dove sbattere la testa. Vorrei tornare a studiare, ma con i piani di studio che vedo in giro, lo farei solo per avere un pezzo di carta in più, mentre io voglio farlo per me stessa. Attualmente sono laureata in economia e faccio la commessa, poi diteci che siamo choosy!