Riforma Medicina: addio al test di ingresso, ma resta il numero chiuso - Universita.it

Riforma Medicina: addio al test di ingresso, ma resta il numero chiuso

da | Mar 2025 | Ammissione | 0 commenti

La riforma Medicina è finalmente legge. Dopo decenni di selezioni, basati su test d’ingresso a risposta multipla, il Parlamento ha finalmente approvato la riforma che abolisce la prova per accedere alla facoltà di Medicina. Attenzione però, perché l’accesso rimane a numero chiuso, ma le nuove modalità prevedono un sistema di selezione attuato alla fine del primo semestre.

Come funzionerà la selezione con la nuova riforma di Medicina?

Con la nuova riforma di Medicina la selezione al corso di laurea non avverrà più tramite il classico test d’ingresso, ma sarà basata sulla valutazione specifica di ogni singolo. Gli studenti potranno quindi iscriversi liberamente al primo semestre e frequentare i corsi, ma è proprio alla fine di questo primo periodo che avverrà la selezione.

Per accedere al secondo semestre, il cosiddetto semestre filtro, gli aspiranti medici dovranno affrontare due esami a dicembre (inizio e fine). I seguito verrà calcolata la media e inserita nella graduatoria, che uscirà a gennaio-febbraio, stilata con un sistema di equalizzazione per garantire l’equità tra gli atenei.

Quindi, nonostante la riforma di Medicina abolisce il test d’ingresso, la facoltà rimane a numero chiuso e i posti saranno comunque limitati. Ciò significa che non tutti quelli che inizieranno questo percorso saranno poi in grado di continuare. Chi non rientrerà nella graduatoria dovrà valutare dei percorsi alternativi, come biologia o biotecnologie. Un aspetto che ha suscitato non poche polemiche, definito da molti non un reale cambiamento, ma solo un cambio di tempistiche.

Ipotesti semestre online

Uno dei punti più critici della nuova riforma di Medicina riguarda la modalità di erogazione del primo semestre di studi. Data la probabile complessità logistica di accogliere un elevato numero di candidati, si sta valutando di organizzare il primo semestre in modalità telematica.

Con questa soluzione gli studenti avranno la possibilità di seguire i corsi direttamente da casa, arginando il sovraffollamento e riducendo le spese e gli spostamenti.

Formazione omogenea tra le università

Un altro punto importante della riforma di Medicina è il rendere omogenea la formazione tra le varie università. Fino ad oggi il test d’ingresso non garantiva un livello di preparazione equivalente per tutti, contesti economici e sociali potevano limitare la conoscenza della materia.

Con la nuova riforma di Medicina si punta a circoscrivere il problema, fornendo a tutti gli studenti un programma accademico comune. In questo modo si riducono le disuguaglianze nella preparazione, assicurando un insegnamento uniforme per tutti. dettagli sui corsi metodi di valutazione.

Nuovi finanziamenti previsti per le Università

La riforma non solo modifica l’accesso a Medicina, ma aumenta i finanziamenti destinati alle università. spiega finanziamenti altre riforme universitarie. L’FFO infatti salirà a 9,4 miliardi di euro entro la fine del 2025, registrando un significativo aumento di circa 340 milioni rispetto agli anni precedenti.

Stanziati inoltre più di 35 miliardi di euro per i nuovi contratti di ricerca, con l’obiettivo di potenziare la formazione dei futuri medici e incentivare l’innovazione nel settore sanitario.

Pro e contro della riforma di Medicina

Un altro punto importante della riforma è quello di formare un maggior numero di medici in Italia per rispondere alla crescente carenza di personale negli ospedali, dato che in questo momento il numero dei laureandi in Medicina è inferiore a quanto necessario. Il nuovo sistema mira a formare almeno 30.000 medici, riducendo il divario tra domanda e offerta. dettagli formazione medici finanziamenti università. 

Ma, nonostante l’entusiasmo della Ministra Bernini e del MUR, la nuova riforma di Medicina continua a sollevare preoccupazioni e interrogativi. Alcuni esperti ritengono che il primo mese aperto potrebbe essere ancora più stressante e penalizzante rispetto al classico test. Molti studenti infatti dovranno affrontare lezioni ed esami senza la sicurezza di poter continuare il percorso di studi. L’opposizione continua a marcare il fatto che il numero chiuso non viene abolito, ma solamente spostato senza fornire benefici agli studenti.

Inoltre è ancora da capire come verrà gestito nel pratico l’organizzazione dei corsi e, in un secondo momento, delle prove da affrontare a dicembre.

La riforma di Medicina segna un cambiamento epocale, ma pieno di incognite

La nuova riforma di Medicina segna di sicuro un cambiamento epocale nel nostro sistema di formazione sanitaria, promettendo una maggiore equità e una selezione basata sul merito. Tuttavia, nei prossimi mesi, bisognerà affrontare diverse sfide significative che andranno a perfezionare questo nuovo sistema e capire se sarà davvero in grado di garantire equità, eliminando ostacoli e incertezze negli studenti.

In tutto questo cambiamento, comunque, le modalità di accesso alla facoltà di Medicina degli atenei privati rimane la stessa. Se hai intenzione di iscriverti e affrontare il test di ammissione allora ti consiglio di prepararti con le simulazioni gratuite.

La nuova riforma di Medicina segna di sicuro un cambiamento epocale nel nostro sistema di formazione sanitaria, promettendo una maggiore equità e una selezione basata sul merito.
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Riforma Medicina approvata. Il test di ammissione è stato eliminato ma resta il numero chiuso, cosa cambia ora?
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