Oggigiorno creare una startup può rivelarsi una grande opportunità. Da questa considerazione è nata la scuola di imprenditoria digitale “Revolutionary Road”, che organizza incontri nelle università e seminari con esperti del settore per insegnare a chi è interessato come mettere a punto un’idea di business di successo. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa vede la collaborazione di Microsoft assieme a Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete, incubatore milanese specializzato nel trasformare le ricerche accademiche in aziende.
Il programma di Revolutionary Road “ha una struttura a imbuto“, spiega Silvia Candiani, responsabile Marketing e Operations di Microsoft Italia. Dapprima, infatti, la scuola di startup mette a disposizione di tutti i giovani partecipanti, tramite una piattaforma online, una sorta di infarinatura. Dopodiché, ai veri e propri seminari – che durano due o tre giorni e sono ospitati da incubatori e partner dell’iniziativa – è ammesso, invece, solo chi ha già un’idea da sviluppare, ma non ancora le competenze per farlo. Ed è così che, al termine del percorso, i ragazzi saranno in grado di avviare l’azienda dei loro sogni.
Se lo scorso anno la scuola ha raggiunto oltre 20mila ragazzi italiani – 2mila e 500 dei quali portati in classe a seguire dei workshop gratuiti – per la seconda edizione l’obiettivo è far crescere tali numeri e aiutare a far muovere i primi passi a circa 400 sturtup. Nel 2013 circa 80 imprese innovative sono state aiutate da Revolutionary Road a lanciarsi. Tra queste c’è, ad esempio, B10nix: un’azienda creata da tre ingegneri del Politecnico di Milano, che sviluppa software e hardware per l’interazione tra uomo e macchina, con un’attenzione particolare per i disabili. Oppure Actions, un’app che trasforma l’iPad in una sorta di telecomando, con cui gestire in maniera rapida e intuitiva i programmi sul computer.
L’intento della scuola di startup – spiega Mariella Enoc, presidente della Fondazione Filarete e vicepresidente di Fondazione Cariplo – è creare “risultati concreti in termini di occupazione giovanile e di creazione di impresa ad alta intensità di ricerca”. E, proprio per andare incontro a due delle categorie di giovani più penalizzate in Italia, Revolutionary Road 2014 avrà un focus dedicato all’universo imprenditoriale femminile e un altro al Sud. Un modo per aiutare le ragazze, ancora in minoranza nelle facoltà tecniche e scientifiche, e gli studenti meridionali. Quest’ultimo obiettivo sarà perseguito anche con l’aiuto delle università locali e di Italia Camp, associazione che sostiene l’innovazione sociale, molto attiva tra Puglia e Sicilia.