Sconvolgenti le frasi del Rettore dell’Università di L’Aquila:
“Qui è una tragedia di dimensioni inenarrabili. C’è assoluto bisogno di aiuto da parte delle istituzioni. L’ateneo è praticamente distrutto. Le strutture sono tutte gravemente danneggiate e non abbiamo un’altra sede dove trasferire i nostri 27.000 studenti“.
Ferdinando Di Orio, rettore dell’ateneo abruzzese, sottolinea come “Non ci sia un’unica struttura universitaria agibile”.
Era prevedibile, ha aggiunto il Rettore riferendosi al crollo della casa dello studente, che in una città universitaria come L’Aquila, di fronte ad una tragedia simile, gli studenti fossero direttamente coinvolti.
Praticamente tutte le sedi universitarie, dichiara il rettore, sono state molto colpite. “Abbiamo danni ovunque: nella facoltà di Lettere è crollata una parete, il Dipartimento di Storia di via Roma è venuto giù, il rettorato è lesionato in modo difficilmente riparabile, danneggiate anche alle facoltà di Ingegneria e Medicina”.
Intanto, la Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane ”esprime profondo cordoglio e viva partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che nella notte scorsa ha colpito la provincia di L’Aquila” ed annuncia una raccolta di fondi per l’Ateneo di L’Aquila.
io sono dell’opinione che le facoltà debbano essere spostate in altre città, perché oltre al disagio di dover ritornare in una città ferita, tanti sono ancora sotto shock per quello che hanno vissuto e non penso che gli studenti fuori sede siano disposti a tornare.
Penso che alcuna universita limitrofe si stiano adoperando per far si che questa sia la soluzione da intraprendere. Leggendo alcuni annunci non ufficiali da parte del Rettore de La Sapienza mi e’ sembrato di capire che questo fosse il caso.
Fede