Fino a pochi giorni il candidato alla successione di Decleva sembrava già deciso e quasi all’unanimità, ma il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Crui. Dopo il “ritiro” del rettore della Statale a pochi mesi dalla fine del suo mandato (un effetto della riforma Gelmini) si pensava che l’unico candidato alla presidenza sarebbe stato Marco Mancini, classe 1957, rettore dell’Università della Tuscia.
E invece Mastino ha spiazzato l’intera Conferenza dei rettori annunciando “a sorpresa” la sua candidatura e mettendo dunque in forse il passaggio del testimone da Decleva a Mancini. E giustifica in questo modo, in una lettera inviata ai colleghi, la sua volontà di esporsi in prima persona “Negli ultimi anni l’università italiana ha subito un fortissimo attacco mediatico e non è stata in grado di difendersi in modo adeguato. Da tempo il ministro diserta le riunioni della Crui e ha anche rinunciato al confronto con le università. La Crui deve acquisire più autorevolezza e capacità di incidere nella società civile, nei territori, nel rapporto col governo. E ciò si verificherà solo attraverso una rinnovata più autorevole azione della Crui, tesa a garantire l’autonomia e il ruolo sociale delle Università italiane”.
Attilio Mastino, 61 anni, è professore di Storia romana nella facoltà di Lettere e filosofia e rettore dell’ateneo sardo dal 2009. Un professore all’avanguardia e attento all’internazionalizzazione dell’università nostrana, come testimonia la sua presidenza (da circa trent’anni) del Comitato organizzatore dei convegni internazionali sul L’Africa Romana che si tengono in Tunisia, Marocco, Spagna e Sardegna.
A questo punto gli esiti dell’assemblea straordinaria convocata dalla Crui il 7 aprile per “rimpiazzare” il dimissionario Decleva non sono così scontati. Si spera che la doppia candidatura possa essere stimolo per fare di più per il sistema accademico, per aprire un dibattito franco e democratico, e non un motivo di malumori interni.