Rettorato occupato da questa mattina all’Università di Palermo, dove un centinaio di studenti ha deciso di protestare contro la riforma Gelmini e i cambiamenti che prevede per l’offerta formativa, soggetta alla famosa razionalizzazione che prevederà un’ulteriore taglio dei cosiddetti “corsi inutili”. Una protesta che durerà due giorni, hanno spiegato gli organizzatori, e che includerà dibattiti e assemblee aperte alla partecipazione di studenti di altre università italiane.
Gli studenti che hanno organizzato la protesta a Palazzo Steri – sede del rettorato – fanno parte del coordinamento delle facoltà dell’Università di Palermo insieme all’Accademia delle Belle Arti.
Al centro delle critiche, soprattutto il fatto che senza i fondi necessari e senza il personale che ricopra le docenze, sarà praticamente impossibile avviare e sostenere i corsi di laurea triennale e specialistica dell’ateneo. A rischiare la chiusura, secondo le stime del Coordinamento, sarà circa il 50 per cento dei corsi di laurea.