Anche il mondo accademico si mobilita in occasione della Giornata della Memoria, e non solo attraverso i tanti appuntamenti in programma in tutta Italia per non dimenticare la Shoah. Una iniziativa sui generis è stata infatti stata tenuta a battesimo pochi giorni fa a Montecitorio: si tratta di una vera e propria rete accademica nazionale che vuole raccogliere e sostenere i docenti universitari che intendano approfondire lo studio dell’Olocausto e della sua didattica, coinvolgendo studenti e colleghi.
Alla presentazione del progetto, nell’ambito del convegno “Rete per la Memoria della Shoah, contro le discriminazioni, per una cittadinanza condivisa”, erano presenti il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ma anche il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, Luciano Violante, David Meghnagi e Paolo Coen.
Proprio Coen, ricercatore in storia dell’arte moderna dell’università della Calabria, è l’ideatore di questa rete della memoria, partita silenziosamente lo scorso anno con un primo incontro all’università di Teramo. Il progetto conta adesioni in continuo aumento, stando al blog lanciato da Coen per seguire l’iniziativa: sarebbero già una quarantina i docenti coinvolti nel progetto, di stanza in numerosi atenei della penisola, da Torino al Molise.
“Il valore della memoria – ha sottolineato il presidente della Camera, nel corso della presentazione – offre un contributo decisivo al contrasto di ogni nuova o vecchia forma di antisemitismo e di razzismo; e impedisce che qualsiasi ideologia o potere possano abbattersi sugli inermi, sugli innocenti, su interi popoli”. Iniziative come questa sono utili, dunque, secondo il presidente Fini per frenare teorie negazioniste della Shoah e nuove forme di antisemitismo: un impegno opportuno dal momento che “appena il 10 per cento delle università italiane celebrano la giornata della Memoria – ha sottolineato Coen – con eventi spesso disattesi da docenti e studenti”.
Rilancia il suo impegno sul tema anche il Ministro Francesco Profumo, che ha annunciato l’estensione dei viaggi nei luoghi della memoria agli studenti delle università grazie ad un protocollo di intesa con l’unione delle comunità ebraiche italiane che verrà siglato proprio il 27 gennaio, nel 77esimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz.
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