Ieri si sono incontrate a Roma, presso la sede dell’Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), che ha promosso la carta, per verificare il lavoro svolto ad un anno dall’approvazione della Carta e per fare il punto sulla fase preparatoria per l’insediamento ufficiale dell’Osservatorio nazionale, che si occuperà di fornire analisi qualitative e quantitative dell’immagine dei richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tratta nei mezzi di informazione italiana.
Gli atenei in rete coinvolti nel progetto insieme ad associazioni e organizzazioni esperte in immigrazione (come il Cospe, cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti e Paralleli) sono quelli della Sapienza di Roma, della Lumsa, di Roma Tre, di Bologna, di Bergamo, di Torino, di Palermo, di Verona, di Pisa e di Firenze.
“In questo paese ci sono troppe energie sparse – ha spiegato ieri Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della comunicazione di Roma e capofila del progetto – e un forte municipalismo delle università, questo esperimento è il primo nel suo genere e crea uno spirito di coalizione forte, una ricchezza enorme”.
Accanto ai 10 atenei ci sono anche 5 centri di ricerca, ognuno impegnato attivamente per creare un Osservatorio in grado di lavorare in modo efficiente e di “stare sulla notizia”.