“Basta slogan, l’università e gli studenti hanno bisogno d’altro”. Questa, in estrema sintesi, la reazione dell’UDU alle parole del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone (PD) a proposito di un prossimo piano di riforma del sistema accademico. L’annuncio del sottosegretario è stato dato in un’intervista al quotidiano La Stampa, nella quale è stata manifestata la volontà del MIUR di superare le rigidità e rimettere al centro gli studenti.
L’Unione degli universitari (UDU), però, guarda con sospetto all’ipotesi di una nuova riforma e accusa il governo di ricorrere per l’ennesima volta ad annunci cui poi non seguono i fatti.
“Apprendiamo, dalle dichiarazioni a mezzo stampa del Sottosegretario Faraone, dell’intenzione del Governo di intervenire sull’università per ‘cambiare la mentalità’ e ‘rottamare le rigidità’ del sistema”, scrive l’UDU in un comunicato, nel quale ricorda all’esecutivo che in Italia “abbiamo bisogno di una progettualità fatta di interventi seri e condivisi con gli studenti, senza ulteriori spot”. La reazione dell’UDU alle proposte messe sul tappeto dal sottosegretario è segnata da un palese scetticismo. Per il coordinatore nazionale dell’associazione studentesca, Gianluca Succimarra, Faraone ha tirato in ballo molti temi – orientamento, diritto allo studio, finanziamenti, valutazione e didattica – “ma al di là di alcuni spunti interessanti, leggiamo molta confusione nelle sue parole e la mancanza di un idea chiara delle reali esigenze dell’università”.
Intervenire su un settore in sofferenza come quello universitario richiede, sostiene Succimarra, che si ricostruisca “una visione programmatica del sistema universitario pubblico, dei suoi obbiettivi e del suo valore, partendo da un confronto reale con i suoi attori, studenti in primis“. Confronto che, si sottolinea nella reazione dell’UDU alle proposte di Faraone, benché sia stato dato come già avviato nell’intervista, non è ancora stato intrapreso.
La reazione dell’UDU alle proposte di Faraone prende di mira soprattutto l’assenza di alcuni temi: “a parte qualche battuta, il sottosegretario non spende una parola sulle nostre tasse, ingiuste e tra le più alte d’Europa, sulla vergogna degli idonei non beneficiari di borsa di studio, sulle lacune enormi nell’offerta di servizi e diritto allo studio”. Tutti temi che per gli studenti sono assolutamente centrali e, dal loro punto di vista, dovrebbero essere affrontati con urgenza. Per il momento, dunque, l’UDU boccia le idee emerse nell’intervista a Faraone, dicendo senza mezzi termini che “rottamare le rigidità” è solo “un ennesimo slogan buono per i talk show”.