Tra i nuovi canali di comunicazione digitale e le università italiane la familiarità cresce sempre più, con grande soddisfazione degli studenti. La conferma arriva dal rapporto Censis università e social media 2015, che ha analizzato i siti di 74 atenei italiani (58 statali e 16 privati), verificando anche la presenza o meno di app per dispositivi mobili e/o bacheche su Facebook e Twitter. L’indagine è stata realizzata dall’Osservatorio sulla comunicazione web delle università italiane istituito dal Censis Università 2.0, in collaborazione con Extreme e Kapusons.
Secondo i dati raccolti, l’83,8 per cento dei siti fornisce informazioni multilingue (in una o due lingue straniere, oltre all’italiano) e il 40,5 per cento degli atenei esaminati ha sviluppato un app per consentire la navigazione anche attraverso lo smartphone o il tablet. Il rapporto Censis università e social media 2015 segnala anche che, sempre per venire incontro alle esigenze di coloro che navigano attraverso i dispositivi mobili, oltre un terzo dei siti web (il 35,2 per cento, per l’esattezza) è stato progettato con le tecniche del responsive design, che permettono l’adattamento grafico dei contenuti per i diversi device.
Sempre più vicine ai propri studenti, le università cercano anche di rispondere con celerità a dubbi e domande. Il rapporto Censis università e social media 2015 evidenzia che oltre il 50 per cento degli atenei esaminati rispondono entro un giorno alle e-mail o ai messaggi postati sui forum ufficiali e su Facebook o Twitter. E gli atenei spesso fanno perfino compagnia ai propri iscritti attraverso la radio: il 63,5 per cento delle università considerate, infatti, ha una propria emittente sul web. Non hanno avuto lo stesso successo, invece, gli e-shop dedicati al merchandising, di cui al momento è dotato solo il 20,3 per cento degli atenei.
Sono i social network il terreno sul quale, secondo il rapporto Censis università e social media 2015, gli atenei sono più attivi. Nel solo mese di dicembre 2014, gli account Facebook e Twitter di 30 atenei italiani hanno postato 1.974 contributi, ricevendo 283 post sulle proprie fan page di Facebook e 163 commenti. In generale, sono le studentesse a interagire di più con gli atenei, i quali usano più assiduamente Twitter rispetto a Facebook . I post degli atenei nel 40 per cento dei casi sono inerenti a eventi universitari, nel 27,4 per cento alla didattica, nel 18 a comunicazioni di carattere istituzionale, nel 6,4 per cento alla ricerca, nel 5,4 al placement, nel 3,3 a questioni amministrative e nel 2,2 per cento dei casi alle borse di studio.
