Per trovare più facilmente il primo posto di lavoro occorrono motivazione e conoscenze linguistiche. Questo è quanto emerge dal Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015, che ha raccolto i dati occupazionali relativi ai laureati entro il 2014 e ha intervistato i responsabili della selezione del personale di 256 aziende dei rami industriale, servizi e agricolo chiedendo loro quali siano le caratteristiche e i titoli che fanno la differenza quando si tratta di giovani senza esperienza.
Il primo dato che salta agli occhi è che delle aziende che hanno partecipato all’indagine il 95 per cento hanno la propria sede nelle regioni del Nord e del Centro, mentre solo il restante 5 per cento è ubicato al Sud. Il divario tra Settentrione e Meridione del Paese, dunque, non sembra accennare a diminuire. Un motivo di consolazione è tuttavia il fatto che il 92 per cento delle aziende ha dichiarato di aver inserito dei neolaureati senza esperienza negli ultimi anni : quattro su dieci ne hanno inseriti da uno a cinque e tre su dieci da sei a venti. E, se il 52 per cento delle aziende pensa di inserirne fino ad altri cinque tra il 2015 e il 2016, il 20 per cento dice che supererà questo numero.
I più richiesti, secondo il Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015, sono ancora i laureati magistrali e quelli a ciclo unico, che rappresentano il 77 per cento del totale degli inserimenti di giovani che hanno da poco terminato l’università. Tra i titoli di studio la parte del leone la fanno quelli delle aree ingegneristica ed economico-statistica.
I tipi di inquadramenti più frequenti sono stage, tirocinio e contratto di apprendistato, cui le aziende ricorrono nel 56,5 per cento de casi. Il Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015 segnala che solo quattro giovani su dieci riescono ad ottenere un contratto a tempo determinato e che sono molto rari quelli che sono assunti a tempo indeterminato, mentre è alto il tasso di contratti di contratti di consulenza, collaborazione e lavoro a progetto.
I canali che le aziende contattate per il Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015 preferiscono per il reclutamento di questa categoria di giovani sono i servizi di placement universitario, i siti internet aziendali e i servizi di selezione offerti proprio dal consorzio interuniversitario. Ma le aziende dichiarano anche di apprezzare le opportunità offerte da eventi quali fiere del lavoro e career day, senza dimenticare i social media.
Stando al Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015 i requisiti in grado di fare la differenza sono il titolo di studio conseguito, la conoscenza delle lingue, gli obiettivi professionali e le ambizioni personali. Importanti sono anche le competenze informatiche e la disponibilità alla mobilità sul territorio, ma anche la regolarità negli studi e le competenze trasversali, le famose “soft skills”. Il voto di laurea invece viene dopo tutte queste caratteristiche. A sorpresa, poi, sono considerate meno importanti le esperienze di studio e lavoro all’estero.
Il punto dolente che le aziende interpellate per il Rapporto AlmaLaurea neolaureati e mondo del lavoro 2015 non mancano di sottolineare è il persistente scollamento tra domanda e offerta, dovuto in parte all’inadeguatezza dei percorsi formativi, giudicati troppo poco orientati agli aspetti pratici e alle esigenze aziendali. Questo aspetto rende più lungo e difficoltoso l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.