Ha girato un video hard di 31 minuti, dai contenuti parecchio spinti, nella biblioteca dell’Oregon State University (USA) e l’ha caricato online, totalizzando in pochissimi giorni 260mila visualizzazioni. Il gesto, però, è stato pagato a caro prezzo dalla 19enne Kendra Sunderland, che a causa di ciò è stata arrestata per atti osceni in luogo pubblico.
Il video hard la ritrae mentre progressivamente si sveste e, una volta nuda, pratica esplicitamente atti di autoerotismo. Il filmato ha spopolato nel campus dell’Oregon State University, suscitando curiosità di varia natura. Non solo quella pruriginosa, ma anche quella legittima di chi si chiede come, in un luogo sorvegliato e frequentatissimo, la giovane sia riuscita a girare il filmato, la cui durata è tutt’altro che breve.
Il video hard era stato caricato da Kendra Sunderland su PornHub, per essere poi rimosso dopo qualche giorno. Chi l’ha visto assicura che il contenuto del filmato è a dir poco “bollente”, cosa che ha fatto infuriare i vertici dell’ateneo, i cui locali sono stati usati come set dalla giovane, e stupito molti altri,che si chiedono come tutto ciò sia potuto accadere in uno spazio videosorvegliato. In proposito, tuttavia, il portavoce dell’Oregon State University ha spiegato che è impossibile essere ovunque in una sola volta, nonostante i monitor che controllano la biblioteca universitaria, perché questa è costituita da sei piani e si estende per 340mila metri quadri, oltre ad essere frequentata da circa 30mila utenti a settimana.
Kendra è un ex-studentessa che da qualche tempo ha deciso di mettere da parte i libri e dedicarsi come protagonista al mondo dei video hard. La familiarità con il mercato del porno amatoriale è una cosa non infrequente tra le giovani americane, alcune delle quali si improvvisano attrici a luci rosse per pagarsi gli studi, come circa un anno fa confessò apertamente una di loro.