Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale n. 58 del 25 Luglio 2013, è avvenuta la trasformazione dei Tfa speciali in Percorsi abilitanti speciali (Pas). E i malumori, soprattutto da parte di quanti hanno appena terminato il Tfa ordinario, sono tornati a farsi più vivi. Ci si chiede, soprattutto, se ci saranno delle differenze tra i due canali abilitanti per quanto riguarda le graduatorie per l’insegnamento, visto che, se i due percorsi dovessero essere equiparati, di fatto gli abilitati con i Pas sarebbero favoriti, avendo già del punteggio pregresso.
L’ipotesi di affiancare un Tfa speciale a quello ordinario era sorta – anche a causa delle pressioni dei sindacati – per dare un riconoscimento a tutti quegli insegnanti non abilitati che da anni prestano servizio nelle scuole italiane e che si sono già formati sul campo. Il problema è che per il percorso ordinario era stato previsto un numero di accessi molto ristretto e una selezione molto rigida, con prove scritte e orali, mentre per l’ingresso ai Pas bastano 3 anni di servizio svolti tra l’anno scolastico 1999-2000 e il 2011-2012, e viene abbuonato il tirocinio.
Fin dall’affacciarsi dell’ipotesi di istituzione dei Tfa speciali il malcontento degli ammessi a quello ordinario, che peraltro hanno pagato tasse molto salate per partecipare al percorso formativo, è stato fortissimo ed ha incassato la solidarietà di molti, tra cui anche alcuni esponenti del mondo universitario. Molti si chiedono, soprattutto, perché si sia prevista questa corsia preferenziale quando nessuno vietava agli insegnanti non abilitati con almeno 3 anni di servizio di partecipare alle selezioni per il Tfa ordinario. E, in considerazione del fatto che gli abilitati con i percorsi speciali non saranno stati sottoposti ad alcuna selezione, si spera ci sia almeno una differenza di punteggio nelle graduatorie.
Rispetto a quest’ultimo punto, dal ministero sembrano giungere notizie positive per gli abilitati e gli abilitandi del Tfa ordinario: pare infatti che le intenzioni siano di distinguere i due percorsi. L’annuncio che fosse al vaglio una differenziazione di punteggio era venuto qualche tempo fa dal capo dipartimento del MIUR Lucrezia Stellacci, che aveva ipotizzato l’assegnazione di 12 punti (gli stessi che si ottengono attualmente per una supplenza annuale) per l’abilitazione conseguita con i percorsi ordinari e 6 per quella conseguita con quelli speciali.
Adesso spetterà al ministro Maria Chiara Carrozza dire l’ultima parola in merito, anche se per il futuro si sta pensando a una radicale riorganizzazione dei percorsi abilitanti, che consenta di superare le difficoltà che hanno caratterizzato l’istituzione dei Tfa ordinari e dei Pas. “Purtroppo in Italia spesso c’è questo problema degli interessi contrastanti. Non daremo soddisfazione a tutti – ha commentato il ministro – ma cercheremo di essere più equi possibile, anche nei confronti di chi ha seguito questo Tfa che è effettivamente un bel percorso, impegnativo”.
Intanto, domani si dovrebbero aprire le procedure di iscrizione agli ex-Tfa speciali, ora Pas, che andranno avanti fino al prossimo 29 Agosto.