proteste tagli borse studio
“La notizia battuta da alcune agenzie e pubblicata sui mezzi di informazione sui tagli alle
borse di studio è del tutto
infondata“, ha fatto sapere ieri il
Miur rassicurando gli studenti universitari sulle risorse già stanziate destinate alle agevolazioni per il diritto allo studio. Ma non tutti sono fiduciosi, come spiega la capogruppo del Pd nella commissione Cultura di Montecitorio, Manuela Ghizzoni che parla di una evidente
riduzione in finanziaria di 74 milioni di euro rispetto all’assestamento del 2010, con una dotazione di soli 25,7 milioni di euro.
I
tagli in questione, la cui notizia ha fatto il giro degli organi di informazione, riguarderebbero il fondo di intervento integrativo da ripartire tra le regioni per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio. “Se questi non sono tagli – ha dichiarato la capogruppo – spieghi agli studenti universitari di che cosa si tratti, perché bastano certo le
rassicurazioni“.
Sulla base dei dubbi circa le
rassicurazioni fornite dal Ministro Gelmini nei giorni scorsi, sono iniziati gli annunci da parte delle associazioni studentesche universitarie di altre ondate di
proteste per un taglio che, come riportato dall’Adoc, se effettivo rappresenterebbe una riduzione del 90% e potrebbe lasciare a piedi il
35% dei ragazzi aventi diritto alla borsa già al primo anno di corso.
Intanto l’
Unione degli Universitari ha annunciato, oltre alla mobilitazione del 17 novembre, una protesta dedicata ai tagli alle borse, che, come ha dichiarato Giorgio Paterna, “attueremo giovedì
11 novembre attraverso modalità che stiamo decidendo”.
Peraltro a tutt’oggi non risulta ancora assegnato il Fondo di Finanziamento Ordinario 2010 delle Università.
E allora intanto noi continuiamo a riflettere sui criteri del “fondo per la qualità”
http://cronaca.anvur.it/2010/11/si-apprezza-una-buona-istruzione.html