Gli studenti che hanno manifestato nella giornata di ieri, bloccando i binari della stazione di Colleferro, verranno tutti denunciati. A riferire l’intenzione di rivolgersi all’autorità giudiziaria è un comunicato della Questura della Capitale. L’accaduto si inserisce nello sciopero e nelle proteste indette da alcune sigle sindacali, tra cui in prima linea la Fiom per la lotta dei lavoratori Fiat.
A supportare la denuncia vi sarà il fatto che i manifestanti hanno proseguito nel blocco dello scalo ferroviario per protestare contro Trenitalia, la quale non ha consentito agli studenti di salire e partire per il frusinate in quanto sprovvisti del biglietto regolarmente pagato.
La questura, nella sua nota, prosegue poi con la cronaca dell’episodio, che ha visto studenti e docenti bloccati per circa 4 ore nella stazione, sottolineando che in seguito all’occupazione, i gruppi sono poi rientrati a Roma solo dopo aver acquistato il biglietto, avvalendosi dei resoconti del personale delle Forze dell’ordine, con il supporto della Polizia Scientifica, presenti sul luogo.
Secondo quanto riportano gli studenti, all’arrivo del corteo a Termini, partito dalla Sapienza di Roma, è stato garantito ai manifestanti, rassicurati dalla Digos, che avrebbero potuto raggiungere la protesta di Colleferro senza biglietto, grazie ad un accordo con Trenitalia, come spesso si verifica in caso di cortei e dimostrazioni. “Ci sentiamo presi in giro, ha comunicato uno studente parte dei circa 500 tra studenti, precari e insegnanti, “hanno voluto impedirci di manifestare” ha aggiunto.
Il treno però non è partito, e gli studenti sono stati costretti a scendere e hanno deciso di scendere e protestare con un sit-in sui binari impedendo il traffico ferroviario. Anche la protesta a Cassino è iniziata in ritardo, esprimendo solidarietà per il numeroso gruppo che, dopo una attesa di 4 ore, ha fatto retromarcia per rientrare a Roma.