Ancora in strada e nelle piazze contro la riforma dell’Università. Le varie associazioni di studenti e ricercatori hanno annunciato per domani una nuova ondata di manifestazioni, mentre nei palazzi di Montecitorio si discuterà la fiducia al governo Berlusconi. Si preannuncia una “grande giornata di mobilitazione per sfiduciare il governo dal basso”, hanno comunicato collettivi e movimenti degli studenti, e si prevede così una nuova paralisi per Roma, di portata simile all’ondata del 30 novembre.
Partirà dalla prima università capitolina, La Sapienza, per poi radunarsi con i manifestanti delle altre università, il corteo degli universitari. L’appuntamento è alle 10 in piazzale Aldo Moro. Gli studenti saranno affiancati anche dai ricercatori della Rete 29 aprile e molti ragazzi delle scuole superiori, per i quali l’appuntamento è invece in piazza della Repubblica.
Si prevedono accessi blindati ai luoghi sensibili della protesta e dei possibili blitz, quindi Camera, Senato, palazzo Grazioli, palazzo Chigi, sedi dei partiti, prevedendo allo stesso modo un dispiego di forze dell’ordine che nelle ultime proteste avano suscitato polemiche per l’entità di mezzi e autorità coinvolte nelle misure di sicurezza. Proseguirà poi anche il “grido” degli studenti Erasmus per unirsi alla dimostrazione contro la riforma, domani infatti sarà la volta degli studenti nelle università di Parigi e Valencia.
Oggi pomeriggio, nel frattempo, si stanno svolgendo negli atenei e nelle facoltà occupate le ultime assemblee e gli incontri per organizzare le manifestazioni di domani. In corso anche l’organizzazione del Book bloc: la singolare forma di protesta prevede che la prima fila del corteo indossi riproduzioni giganti di copertine di celebri opere letterarie, utilizzate anche come protezione simbolica dalle forze dell’ordine.
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