Sconterà una condanna di due anni e otto mesi per aver lanciato un estintore dal tetto di Millbank Tower. È il caso di uno studente inglese, 18enne, Edward Woolward che ha preso parte alle ondate di proteste a Londra contro la riforma dell’università.
Il giovane, che ha agito nella prima fase delle proteste, prima dell’approvazione della riforma che vedrà un aumento considerevole delle rette universitarie, si sarebbe unito ai manifestanti nell’assalto all’edificio sede del quartier generale del partito conservatore dei Tories, lo scorso 10 novembre. A registrare l’accaduto sono state le telecamere che hanno ripreso il ragazzo mentre lanciava un estintore vuoto dalla finestra.
Una condanna “scontata” poiché il ragazzo, su richiesta della madre, ha deciso di consegnarsi spontaneamente alle autorità, che lo deterranno, per metà della pena, in un carcere giovanile. Sebbene si tratti del caso più eclatante avvenuto nelle proteste di Londra di questi mesi, non è affatto l’unico arresto.
Già nella prima ondata delle proteste infatti, l’11 novembre scorso, il bilancio “ufficioso” era stato di 32 studenti arrestati e 14 feriti tra cui agenti della polizia che tentavano di fermare l’occupazione della sede dei Tories, in cui avrebbe avuto luogo la distruzione di alcuni locali del palazzo. La protesta nata come manifestazione pacifica con la partecipazione di 50 mila studenti, era infatti balzata nella cronaca internazionale per questo episodio.
A scatenare successive polemiche sull’operato della polizia era stata poi la seconda ondata di proteste, nel mese di dicembre, in cui il bilancio è stato di 153 studenti arrestati, di cui, secondo la stampa inglese, 5 accusati di disordine pubblico e offesa a pubblico ufficiale. Per il nuovo anno invece gli studenti hanno già annunciato una ripresa delle proteste, soprattutto in considerazione dei tagli nei posti di ammissione alle università.