Il gesto è stato giustificato come “segno di solidarietà con gli insegnanti precari della scuola che da settimane sono in mobilitazione contro i licenziamenti previsti e i tagli voluti dalla ministra Gelmini e dal suo tutore Tremonti“.
Dalla cima del tetto dell’ateneo leccese è stata esposta una scritta “Scuola e università: stessi tagli, stessa precarietà!”, identico allo striscione esposto dai colleghi universitari romani sul tetto de La Sapienza di Roma due settimane fa.
“Gli studenti, le studentesse e i ricercatori – spiega la nota – rimarranno simbolicamente in presidio per alcune ore in solidarietà con quegli insegnanti che da settimane si mobilitano attraverso il presidio permanente di fronte al ministero della Pubblica Istruzione”.
Diverse le richieste del collettivo Resistenza Universitaria: ”Chiediamo l’assunzione immediata di tutti i precari – spiegano – le dimissioni della ministra della (d)istruzione Gelmini e la costituzione di una sistema della formazione pubblico, democratico, di massa e di qualità“.