Una ventina gli studenti di Scienze, Lettere e Agraria ieri sono saliti sul tetto dello Studentato Anomalia, la struttura dell’università in via Archirafi a Palermo che era stata occupata da collettivi studenteschi ed è poi stata sgomberata. L’edificio era occupato da un paio d’anni da alcuni studenti che ne avevano fatto un centro culturale a tutti gli effetti. Gli stessi ragazzi all’ultimo piano dell’edificio avevano anche organizzato delle stanze che avrebbero accolto al loro interno alcuni studenti iscritti all’Università degli studi di Palermo.
I venti protagonisti della vicenda, che chiedono la riapertura del centro e le dimissioni del rettore Roberto Lagalla, hanno letteralmente piantato le tende per restare sul tetto fino a domani.
I ragazzi hanno realizzato un grande striscione con la faccia del rettore in divisa da sceriffo e la scritta “Dimettiti”. Secondo gli studenti mobilitati nell’occupazione, infatti, l’atteggiamento tenuto da Lagalla nella vicenda dello spaio “Anomalia” è l’emblema della crisi dell’università pubblica. Non a caso proprio davanti al centro si concluderà il corteo “street parade” che domani pomeriggio partirà da piazza Politeama.
Gli organizzatori hanno dichiarato che questa è la partenza di un presidio permanente, realizzato da associazioni e collettivi studenteschi, partiti e sindacati, oltre ovviamente agli studenti e alle studentesse dello Studentato Anomalia, che riallaccerà i fili della protesta contro lo sgombero dell’edificio e per la sua riapertura immediata.
Ogni realtà politica che in questi mesi ha appoggiato e solidarizzato con la lotta di Anomalia sarà presente con attività di vario genere, ognuno col proprio contributo: stand, banchetti, workshop, musica e teatro animeranno le giornate di permanenza in via Archirafi.