Lo scorso Febbraio molti giovani studenti italiani che si trovavano in Erasmus non hanno potuto votare per le elezioni politiche, cosa che ha suscitato un’ondata di delusione e polemiche. Da Torino arriva ora una proposta di legge per permettere a chi studia all’estero di esprimere il proprio voto. Dieci articoli, che potrebbero essere presentati in Parlamento già in settimana.
Ecco il contenuto della proposta: i residenti in Italia soggiornanti all’estero che vorranno votare dovranno recarsi al consolato, farne domanda, e potranno esprimere la loro preferenza qualche giorno prima della data delle elezioni, così da avere il tempo di spedire le schede a Roma e consentirne un tempestivo spoglio. A idearla sono stati due ragazzi di origine siciliana: Stefano La Barbera, ingegnere trentenne, e Federica Rampulla, 27 anni, laureata in Relazioni internazionali. Alla base del progetto, dicono, c’è un’attenta analisi delle legislazioni di tutti gli stati UE per studiare cosa prevedano in simili casi.
In Francia chi è residente sul territorio nazionale ma soggiorna all’estero può votare per delega, in Spagna il voto avviene per corrispondenza, a Malta lo Stato copre totalmente le spese di viaggio per tornare in patria a votare, e così via. Insomma, l’impossibilità di garantire il diritto di voto agli studenti in Erasmus e a chi si trovi temporaneamente all’estero sembra essere una caratteristica, purtroppo, tutta italiana.
Dunque inizia – o meglio, riprende – la mobilitazione, e parte proprio da Torino, già ateneo protagonista durante le proteste per l’esclusione degli Erasmus dal voto di Febbraio. All’epoca nacquero gruppi Facebook e si creò un forte passaparola in tutta Europa, con un tamtam che interessò anche Youtube e che portò fino all’allestimento di seggi “alternativi”.
Nonostante tutto, però, la questione fu congelata: troppo vicine le elezioni, troppo poco il tempo per organizzare e il ministro Cancellieri decise di rinviare qualsiasi provvedimento in materia. È per questo che ora, con tutto l’anticipo necessario, gli studenti della rete degli Erasmus hanno ripreso a farsi sentire. Con un’iniziativa che è stata accolta da parlamentari dei vari schieramenti e che dovrebbe essere la deputata PD Magda Culotta a presentare in Parlamento in settimana. L’obiettivo è che la proposta diventi realtà già per il 2014.