L’Università di Salerno apre le porte all’ONU e lo fa dando vita a cinque giorni di dibattiti, durante i quali ci sarà una simulazione accademica delle attività svolte dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Si tratta della prima edizione del progetto UNISAMUN, che si svolgerà presso i locali della facoltà di Economia del Campus di Fisciano dall’8 al 12 ottobre. Un’occasione d’oro “per tutti gli studenti – spiega Mirko Montuori, presidente dell’UNISA MUN Society – che si interessano ai grandi temi della politica e dell’economia globale”.
Ogni studente che parteciperà all’evento rappresenterà uno Stato diverso da quello d’appartenenza e dovrà fare riferimento il più possibile sia agli interessi sia alla politica della nazione che gli sarà attribuita. In questa maniera si proverà a collaborare tutti assieme in maniera costruttiva, per trovare soluzioni condivise ai problemi che esistono a livello globale. Questo tipo di simulazioni non sono per niente nuove: risalgono, infatti, agli anni ’50 e sono state realizzate per la prima volta presso l’Università di Harvard. Oggi prendono vita in centinaia di atenei sparsi un po’ ovunque.
Le attività dell’Onu che saranno simulate all’Università di Salerno durante il progetto UNISAMUN si terranno in inglese, per questo motivo l’ottima conoscenza di questa lingua rappresenta uno dei requisiti fondamentali per partecipare. Durante le cinque giornate dedicate alle simulazioni sarà possibile vedere la riproduzione di ciò che normalmente viene fatto al Consiglio di Sicurezza (UNSC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC), al Consiglio dei Diritti Umani (UNHRC) e al Consiglio dell’Unione Europea (CEU). Per avere maggiori informazioni e candidarsi a prendere parte a questo evento di ampio respiro internazionale, basta consultare il sito www.unisamun.org ed inviare la domanda di partecipazione.
Grazie a questo contatto diretto con l’ONU e quelle che sono le sue attività, gli studenti dell’Università di Salerno avranno l’opportunità di tirar fuori e mettere in pratica le proprie abilità di negoziazione, potranno confrontarsi con culture differenti e discutere dei grandi temi che interessano la diplomazia mondiale. Questo rappresenta “il modo migliore – dice Mirko Montuori – per apprendere i punti di vista degli altri e lavorare assieme per costruire il futuro della comunità internazionale”. I dibattiti vedranno impegnati 100 delegati, di cui una cinquantina stranieri, accompagnati da una squadra di dieci chairpersons e membri dell’organizzazione UNISA MUN Society.
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