PredPol è l'algoritmo che prevede i reati come in "Minority Report"
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“Minority Report” non è più fantascienza: ecco PredPol, l’algoritmo che predice i reati

da | Gen 2013 | News | 0 commenti

Prevenire i crimini, sapendo già dove avverranno, prima ancora che essi accadano. L’idea era stata descritta nel 1956 da Philip K. Dick nel suo The Minority Report, dal quale dieci anni fa è stato tratto il famoso film per la regia di Steven Spielberg in cui il protagonista, Tom Cruise, dà la caccia nella Los Angeles del 2054 a degli assassini prima che questi possano uccidere. Fantascienza che ora trova un’applicazione reale negli USA e in Gran Bretagna.

Niente poteri extrasensoriali come nella pellicola di Spielberg: PredPol (abbreviazione di predective policing) si limita a indicare, grazie a un algoritmo collegato un database, dove sarà commesso un reato. A differenza del film, però, PredPol non dirà nulla su chi lo compierà. In questo modo ai poliziotti basterà farsi trovare nell’area nella quale si prevede ci sarà una violazione della legge, prevenendo il reato e arrivando a ottenere un calo del tasso di criminalità fino al 30 per cento. Una notizia che, in tempi di tagli anche nell’ambito delle forze di polizia, equivarrebbe a fare meglio con meno risorse a disposizione.

Il progetto nasce sette anni fa da un’idea del professor Jeff Brantigham, docente di Antropologia all’Università della California di Los Angeles, che con l’aiuto di un criminologo e di un matematico ha messo a punto PredPol, l’algoritmo in grado di predire i meccanismi che portano a un reato. L’intenzione del professor Brantigham era di farne uno studio prettamente accademico, ma strada facendo i tre hanno capito che potevano esserci i presupposti per un’applicazione concreta.

Brantigham ha testato con successo il suo sistema sulla città californiana di Santa Cruz. Grazie all’algoritmo, alla polizia è bastato spostare gli agenti nelle aree dove PredPol aveva previsto i reati per fare opera di prevenzione, facendo calare il numero dei crimini cittadini del 19 per cento senza che lo Stato spendesse un centesimo per i processi o per la detenzione in carcere.

Non si tratta ovviamente di un metodo infallibile per prevedere i reati, per cui anche l’algoritmo di tanto in tanto sbaglia. PredPol, però, a Los Angeles ha già fatto scendere del 33 per cento le aggressioni e del 21 per cento i crimini violenti. In questi giorni, si sta testando il sistema del professor Brantigham nella contea inglese del Kent e, se avrà successo, verrà diffuso in tutta la Gran Bretagna e forse anche nel resto d’Europa.

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