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La città di
Prato e la città cinese di
Wenzhou, legate da un gemellaggio ormai da alcuni anni, salderanno ulteriormente il loro patto dopo l’approvazione dell’
università cinese per aprire prossimamente una
sede nel capoluogo di provincia toscano. Una mossa che spingerà ancora di più il processo di integrazione della popolazione cinese ben radicata a Prato, una comunità numerosa che le amministrazioni non vogliono esorcizzare ma valorizzare.
L’
ateneo di Wenzhou, con i suoi 20 dipartimenti, può contare su circa 25 mila studenti iscritti, e 4 mila persone che fanno parte dello staff, un campus importante e prestigioso che vede nella città toscana una
nuova opportunità. L’annuncio dato dal presidente della Provincia Lamberto Gestri è frutto di un lavoro di intesa con la municipalità cinese che va avanti da anni, in considerazione soprattutto del fatto che più dell’80% dei cinesi stabiliti a Prato proviene proprio da Wenzhou.
In realtà non è stato ancora deciso nulla nei dettagli e l’amministrazione pratese sta attendendo di conoscere il progetto sia per la valutazione degli spazi da destinarvi sia per capire meglio la
didattica che verrà introdotta, ma si parla già di una possibile facoltà di
economia, di cultura e lingua cinese, un ateneo che sarà ovviamente aperto anche agli studenti
italiani e che aprirà loro diverse strade per lavorare e fare esperienze in Cina.
“Prato potrà aspirare a diventare un centro di istruzione internazionale” – ha dichiarato il Presidente della Provincia, riferendosi all’esistenza nella città di una
università australiana e all’intenzione di coinvolgere nel progetto anche alcune università USA.