Il PoliMi è il leader della classifica Censis 2016 dei politecnici

Il Politecnico di Milano continua ad essere al vertice della categoria degli atenei dedicati alle discipline architettoniche e ingegneristiche. Lo ha sancito la classifica Censis 2016 dei politecnici, che ha assegnato all’università milanese un punteggio medio di 93,4. Il PoliMi ha meritato ancora una volta il punteggio pieno (110/110) per le borse di studio, ottenendo 98 punti per comunicazione e servizi digitali e internazionalizzazione, 82 per i servizi e 79 per le strutture, l’indicatore nel quale l’ateneo ha dimostrato di essere meno brillante.

Al secondo posto della classifica Censis 2016 dei politecnici quest’anno troviamo lo IUAV di Venezia, che precede nuovamente il Politecnico di Torino, il rivale storico del PoliMi con il quale per anni si era conteso il primato della graduatoria. Allo IUAV è stato assegnato un punteggio medio pari a 90,8, di 1,8 punti superiore a quello riportato nel 2015, frutto soprattutto dell’ottima performance sul piano dell’internazionalizzazione (110), mentre il suo tallone d’Achille continuano ad essere i servizi, fermi a 77 punti su 110.

Per il Politecnico di Torino c’è solo il terzo posto della classifica Censis 2016 dei politecnici, a causa di una media di 89,2, che – pur in salita di 0,4 punti in confronto a 12 mesi fa – non basta a riportare l’università piemontese sul secondo gradino del podio. Ancora una volta sono i servizi, che si sono meritati solo 71 punti, a zavorrare l’ateneo, mentre internazionalizzazione (103) e comunicazione e servizi digitali (99) dimostrano di essere di ottimo livello.

Come negli anni precedenti, al quarto e ultimo posto della classifica Censis 2016 dei politecnici c’è il Politecnico di Bari, che con gli 86,6 punti di quest’anno migliora di ben 3 punti la performance del 2015 e si avvicina alle altre università della categoria. L’ateneo pugliese si conferma il leader sul piano dei servizi (92), non sfigura su quello delle borse (91) né su quello della comunicazione e dei servizi digitali (90), ma difetta parecchio sotto il profilo dell’internazionalizzazione, che non riesce ad ottenere più di 72 punti.