Tra gli atenei dedicati alle discipline ingegneristiche, architettoniche e del design, il migliore è il Politecnico di Milano. A decretarlo è la classifica Censis 2014 dei politecnici, che incorona l’università milanese attribuendole una valutazione media pari a 97. Il PoliMi conferma la posizione ottenuta l’anno scorso. Ancora una volta, determinate è stato il risultato ottenuto da borse di studio – indicatore nel quale l’ateneo del capoluogo lombardo ha raggiunto il punteggio massimo, 110 – e internazionalizzazione (103). Meno brillante, invece, la performance dei servizi, la cui valutazione si è fermata a 80 su 110, facendo comunque registrare una crescita rispetto ai 76 punti del 2013.
Rivale storico del PoliMi, anche quest’anno il Politecnico di Torino è costretto ad accontentarsi del secondo posto. Nella classifica Censis 2014 dei politecnici l’università piemontese ottiene 92,6 punti di media e paga soprattutto il giudizio non lusinghiero riportato dai servizi (75), che si confermano il suo vero tallone d’Achille, anche se sul fronte dell’internazionalizzazione surclassa tutti e si merita 110 su 110. Leggermente migliorata la valutazione delle borse di studio, che – dopo essere crollate dai 110 punti del 2012 agli 85 del 2013 – segnano un +2 e si attestano a 87 punti.
Al terzo posto della classifica Censis 2014 dei politecnici ancora una volta si piazza lo IUAV di Venezia, con una media di 84,8 punti. Il punto di forza dell’ateneo vento è l’internazionalizzazione, che si merita 104, mentre quello debole sono i servizi, che si fermano a 76 punti. Quarto e ultimo di questa graduatoria resta il Politecnico di Bari, che si ferma a una media di 83,6 punti. Pur vantando i migliori servizi della categoria (86), l’ateneo pugliese difetta in termini di internazionalizzazione, voce per la quale non riesce ad andare oltre i 71 punti su 110, e resta indietro anche sul piano della qualità dei contenuti web (78).
In generale, dalla classifica Censis 2014 dei politecnici emerge un livello non eccezionale dei vari atenei sul piano dei servizi (con punteggi compresi tra i 75 e gli 86 punti), mentre è ottimo quello raggiunto dall’internazionalizzazione, indicatore nel quale tre università su quattro superano i 100 punti.
