Il capitano Francesco Schettino è intervenuto nel corso di una lezione alla Sapienza. L’episodio è avvenuto all’inizio di luglio, ma la notizia trapela solo adesso. Il presunto responsabile del disastro della Costa Concordia ha parlato agli studenti durante una lezione sulla gestione del panico, nell’ambito del master in Scienze criminologico-forensi. E le polemiche per quello che il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha definito un “fatto sconcertante” sono divampate rapidamente.
Anche il rettore della Sapienza, il prof. Luigi Frati, ha preso le distanze dall’accaduto, comunicando che il docente che ha invitato Schettino alla lezione è stato deferito al Comitato Etico dell’ateneo, che valuterà se e quali misure disciplinari prendere nei suoi confronti. “La partecipazione di Schettino è stata una iniziativa autonoma ed indegna di un docente, con la libertà accademica che non può essere irresponsabilità”, ha dichiarato Frati, aggiungendo che La Sapienza “condanna fermamente” la decisione.
Francesco Schettino è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Grosseto per il naufragio della Costa Concordia del gennaio 2012, tragedia nella quale hanno perso la vita 32 persone e, sebbene le sue responsabilità nel disastro debbano ancora essere dimostrate, forse sarebbe stato opportuno non invitarlo alla lectio magistralis. Se non altro, per evitare le polemiche. Perché è vero che esiste l’autonomia universitaria, ma – come ha fatto notare il ministro Giannini – essa “non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese”.
A proposito dell’episodio avvenuto alla Sapienza, Stefania Giannini ha anche aggiunto che “non si può certo pensare di rendere più attrattivi master e seminari sfruttando l’onda mediatica, perché si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia”. Ma ad accuse e polemiche, il professor Vincenzo Mastronardi, docente di Psicopatologia forense e responsabile del master ‘incriminato’, risponde sottolineando che la lezione di Schettino “non aveva come cornice un’aula universitaria ma il Circolo aeronautico della Casa dell’Aviatore” e che il seminario durante il quale si è tenuta la lezione era “un’iniziativa del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia”. Basterà a placare gli animi?