Le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra arrivano quest’anno alla terza edizione. Vi hanno partecipato 18 nazioni, e per il prossimo anno, in Indonesia, sono già previsti oltre 30 paesi. Finora le competizioni si sono svolte in paesi asiatici, ma da Taiwan è partito l’invito all’Europa di organizzare in Italia l’edizione del 2011.
“Tra le competizioni internazionali studentesche, – racconta il coordinatore scientifico del team italiano Roberto Greco del dipartimento di scienze della terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia e insegnante dell’ITI Corni – quelle di scienze della Terra sono una sorta di pentathlon“.
Importante infatti non solo studiare le varie discipline, “ma anche di avere una visione sistemica e olistica oltre ad abilità manuali per utilizzare – spiega Greco – gli strumenti di misura ed essere in grado di muoversi all’aperto in contesti anche complessi ed accidentati“.