Imparare le lingue? Non solo è utilissimo in un mondo sempre più globalizzato, apprendere diversi idiomi sarebbe in grado addirittura di agire positivamente sul nostro cervello. Tanto da renderci più intelligenti. Parola di uno studio dell’Università di Edimburgo pubblicato sulla prestigiosa rivista Annals of Neurology.
Parli almeno due lingue? Allora, secondo una ricerca del Centre for Cognitive Ageing and Cognitive Epidemiology dell’Università di Edimburgo, sei più intelligente di chi ne parla una sola. Gli effetti positivi dell’apprendimento linguistico scoperti dagli studiosi scozzesi? Rallentamento dell’invecchiamento cerebrale, incrementate capacità di ragionamento, memoria migliore e più veloce elaborazione del pensiero.
Lo studio, sotto il coordinamento del dottor Thomas Bak, tra il 2008 e il 2010 ha misurato tramite test l’intelligenza di 853 persone classe ’36, che già avevano preso parte a test di misurazione del QI nel 1947, in occasione dello Scottish Mental Survey. I ricercatori hanno poi confrontato i due quozienti: quello ottenuto dai partecipanti a 11 anni e quello recente. E hanno scoperto che chi parla due o più lingue ha registrato un livello di intelligenza sensibilmente maggiore di quanto ci si sarebbe potuti aspettare alla luce dei dati del 1947.
Ovvero, il bilinguismo e il multilinguismo stimolano il cervello, l’intelligenza e le capacità cognitive. Stimolate – e migliorate – sono soprattutto memoria, capacità di ragionamento e velocità nell’elaborazione del pensiero. Così ha dichiarato Bak, responsabile dello studio per l’Università di Edimburgo: “Si tratta di risultati dalla rilevanza pratica notevole. Nel mondo, milioni di persone imparano una seconda lingua in età avanzata. La nostra ricerca dimostra che il bilinguismo, anche se acquisito in età adulta, può costituire un piccolo vantaggio contro l’invecchiamento cerebrale“.
Imparare le lingue entra perciò a tutto diritto tra le “ricette” per mantenere giovane il cervello, combattere il declino cognitivo e le patologie degenerative della terza età, prima tra tutte l’Alzheimer. Altri metodi anti invecchiamento cerebrale? Gli studi più recenti indicano nella dieta mediterranea e nel sesso ottimi elisir di lunga vita per il cervello.