Un ginecologo, consultabile gratuitamente, per avere un’informazione sicura ed esauriente sulla contraccezione. In ciò consiste la campagna “La Pillola senza pillola”, lanciata da MSD Italia – azienda farmaceutica leader – nelle università italiane. Un’iniziativa che già l’anno scorso ha riscontrato un grande successo tra gli universitari e il cui lancio è avvenuto qualche giorno fa a Catania, Cagliari e Napoli, anche se verranno fatte tappe in altre città.
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“Denunciamo da anni che le ragazze italiane conoscono poco i metodi contraccettivi, non è una novità – dichiara Rossella Nappi, professore della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università di Pavia che, insieme alla ginecologa Novella Russo, è la responsabile scientifica della campagna – ma finalmente qualcosa sta cambiando”. Premesso ciò, “La Pillola senza pillola” ha come scopo quello di diffondere una maggiore informazione tra i ragazzi e spiegare quanto la contraccezione sia importante, mentre invece spesso è conosciuta solo in modo approssimativo tramite la Rete o addirittura non messa per niente in pratica.
Il fatto che le ragazze siano consapevoli di sapere poco sulla contraccezione e di non avere nemmeno una conoscenza sufficiente del proprio corpo è stato evidenziato da un’indagine, condotta dall’istituto di ricerche sul consumatore GFK Eurisko. Stando ai dati raccolti, 63 ragazze su 100 hanno dichiarato di non essere pienamente soddisfatte della loro conoscenza su come funzioni l’apparato riproduttivo femminile, mentre 82 su 100 non sono sufficientemente informate su quale siano gli ormoni coinvolti nella regolazione del ciclo mestruale. Infine, 76 ragazze su 100 non sanno esattamente quali siano i giorni fertili e meno fertili in un mese.
“Sembra paradossale che in un mondo dove c’è libero accesso all’informazione globalizzata – spiega Novella Russo – le ragazze italiane ammettano di non sapere abbastanza. Uno dei problemi è proprio nella vastità delle informazioni a loro disposizione, non sempre chiare e non sempre esatte”. Proprio per contrastare questo fenomeno, la campagna “La Pillola senza pillola” (per maggiori informazioni e per prendere visione delle tappe previste, consultare il sito www.lapillolasenzapillola.com) lanciata nelle università intende recuperare il rapporto “one to one”, cambiando l’approccio con il modo della contraccezione.