Ancora una volta l’Università di Camerino si è guadagnata il primo posto tra i piccoli atenei, ossia quelli che contano fino a 10mila studenti iscritti. Lo afferma la classifica di Censis-Repubblica del 2012, che anche quest’anno ha valutato le università statali di tutta Italia. Il punteggio medio finale ottenuto – 95,6 punti – è stato determinato soprattutto dall’ottima votazione assegnata ai contenuti web (110), alle strutture (97) e alle borse di studio (96). Livelli più bassi sono stati raggiunti, invece, nel campo dei servizi (93) e dell’internazionalizzazione (81).
Tutto il quintetto di testa della classifica è rimasto invariato rispetto all’anno scorso. A seguire, infatti, si sono piazzate l’Università di Teramo e l’Università della Basilicata, con un punteggio medio finale rispettivamente di 88,9 e di 86,7. Quarto e quinto posto sono stati attribuiti all’Università del Piemonte Orientale e a quella della Tuscia.
Agli ultimi posti della classifica Censis 2012 troviamo tre atenei del Sud: l’Università del Molise, l’Orientale di Napoli, che ha comunque totalizzato il più alto punteggio (89) sul piano dell’internazionalizzazione, e l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. A penalizzarli sono stati soprattutto i livelli di servizi e borse di studio, che hanno ottenuto un punteggio inferiore rispetto a quello dei concorrenti.
Al di là di quanto emerso nella classifica generale, tra i piccoli atenei la leadership per quanto riguarda le strutture offerte agli studenti spetta all’Università di Teramo, con un punteggio di 103 su 110. L’Università della Basilicata, invece, ha sbaragliato la concorrenza dal punto di vista delle borse di studio (99 punti), mentre i migliori servizi sono quelli offerti dall’Università del Sannio (97).
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