Parte una petizione dell'Onda per gli arresti del G8 di Torino: raccolte 500 firme
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L’Onda raccoglie 500 firme di solidarietà per gli arrestati del G8 Universty Summit

da | Lug 2009 | News | 3 commenti

Petizione G8 Torino

Petizione G8 Torino

Sono 500, ma potrebbe salire il numero delle firme raccolte in solidarietà ai 21 studenti universitari arrestati 10 giorni fa perchè accusati di essere i responsabili degli scontri avvenuti a Torino nel corso del G8 University Summit.

La petizione è una delle iniziative messe in atto dagli studenti di Onda Anomala in occasione dell’udienza del Tribunale del Riesame, che oggi deciderà la revoca o la riduzione delle misure cautelari emesse dalla procura di Torino nei confronti dei 21 studenti arrestati per gli scontri nel capoluogo piemontese.

Tra le firme raccolte spiccano quelle di Dario Fo e Franca Rame, Gianni Vattimo, Sabina Guzzanti, ma sono moltissimi i docenti e i ricercatori in Italia e in tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa. Oltre alla petizione è stato realizzato anche un libro-reportage scritto dagli studenti sugli avvenimenti del G8 University Summit.

“Speriamo che i giudici non subiscano la pressione psicologica e mediatica di un mostro sacro come il procuratore capo Giancarlo Caselli – hanno dichiarato ieri pomeriggio gli studenti dell’Onda di Torino – e revochino queste misure cautelari spropositate”.

Secondo gli studenti dell’Onda infatti le misure cautelari decise “sono sproporzionate rispetto ai capi di imputazione, che non sono solitamente passibili di custodia cautelare. I ventuno arrestati sono giovani studenti, quasi tutti incensurati“.

Gli studenti questa mattina hanno realizzato un presidio di fronte a Palazzo di Giustizia, in concomitanza con l’udienza.

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Roberto Colarullo
Roberto Colarullo
15 anni fa

Solidarietà agli arrestati per la manifestazione contro il G8 dell’università. Il conflitto e il dissenso è diritto di ogni cittadino in un paese democratico.

Daniela Pantaloni
Daniela Pantaloni
15 anni fa

Libertà per gli arrestati della manifestazione del 19 maggio! La sproporzione fra le accuse contestate e la gravità della detenzione è un segnale forte di repressione del dissenso e del non allineamento al sistema dominante.

Giuseppe
Giuseppe
15 anni fa

ma parlate come mangiate..galera per chiunque scenda in piazza per tirare pietre.per manifestare le proprie idee non servono nè i sanpietrini nè i passamontagna.il risultato è che come al solito quando qualcuno vuole fare una manifestazione studentesca seria,senza inutili scontri o sassaiole,viene ormai schedato a prima vista e banalizzato come il solito studente che vuole fare casino.domandiamoci di chi è il merito.
galera a vita per i deficienti