Chiedono che sia garantita la massima regolarità dei prossimi concorsi di ammissione alle scuole di specializzazione mediche i comitati e le associazioni che hanno promosso una petizione all’indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), affinché nei prossimi giorni – quando si terranno le prove di selezione, per la prima volta su base nazionale – ci sia la dovuta vigilanza e tutto si svolga all’insegna della trasparenza.
È stato il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi a lanciare la petizione sul web, registrando subito l’adesione anche dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm). I promotori chiedono a gran voce che il MIUR si adoperi in tutti i modi possibili per evitare che il 28, 29, 30 e 31 ottobre prossimi, in occasione dei test per le specializzazioni mediche, “si ripetano i disservizi e le presunte irregolarità, che, secondo le moltissime segnalazioni pervenuteci, si sarebbero registrate durante le prove di accesso ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale”, spiega la Sigm.
Quest’anno, per la prima volta in assoluto, le prove per l’accesso alle specializzazioni mediche saranno uniche su tutto il territorio nazionale, così come la graduatoria di ammissione. Quale occasione migliore di questa, dunque, per lasciarsi alle spalle le opacità e la discrezionalità che hanno caratterizzato nel passato questo tipo di concorsi? E proprio perché certi meccanismi diventino solo un brutto ricordo, i giovani medici chiedono al MIUR di vigilare, assicurando che – attraverso l’assoluta regolarità dell’iter selettivo – sia riconosciuto il merito.
In particolare, la petizione chiede che in ciascuna sede in cui si terranno le prove per l’ammissione alla specializzazioni mediche sia presente un numero adeguato di commissari e/o sorveglianti (che non abbiano potenziali conflitti d’interesse), con almeno un commissario inviato direttamente dal MIUR, che sia esterno all’ambito regionale. A tutela della regolarità della selezione, le associazioni dei giovani medici chiedono anche che i candidati non possano in alcun modo interagire tra loro e che si adotti ogni accorgimento possibile affinché non si possa fare uso di dispositivi tecnologici. Infine, si auspica la presenza in loco di rappresentanti delle forze dell’ordine e l’assegnazione randomizzata dei candidati alle varie sedi di concorso. Sedi che i promotori della petizione per la regolarità dei concorsi di ammissione alle specializzazioni mediche sperano non siano troppe e troppo periferiche, per scongiurare un’altra possibile fonte di disservizi tecnici o altri problemi che possano inficiare la validità delle graduatorie.