Tra le certezze granitiche dello studente di liceo scientifico c’è sempre stata quella di dover affrontare il temuto scritto di Matematica alla maturità. Quest’anno, però, qualcosa potrebbe cambiare e la sola prospettiva di ciò sta già seminando il panico tra aule e corridoi. L’alternanza tra le materie potrebbe scattare anche allo scientifico e a giugno i diplomandi potrebbero trovarsi a dover affrontare un’inedita seconda prova di Fisica.
La lista delle materie della seconda prova sarà diffusa dal MIUR a breve, molto probabilmente già entro questa settimana. Gli studenti del liceo classico che affronteranno la maturità quest’estate sanno già che quasi certamente dovranno fare i conti con una versione di Latino, visto che l’anno scorso toccò al Greco. Così come quelli del linguistico si attendono uno scritto su una delle lingue non prevalenti.
E in nome di questa alternanza, che di solito caratterizza tutti gli altri indirizzi di studio e che l’ex ministro Gelmini aveva previsto scattasse anche per lo scientifico, la maturità 2017 potrebbe vedere il debutto di una seconda prova di Fisica. La possibilità, per la verità, si sarebbe potuta presentare già lo scorso anno. Tuttavia, Stefania Giannini preferì rinviare l’entrata a regime della modifica e tutto andò come da tradizione.
Ma perché tutto questo timore nei confronti di una eventuale seconda prova di Fisica alla prossima maturità? Gli studenti ritengono che sarebbe troppo difficile e che non si dedichino allo studio di questa materia un numero di ore sufficienti per acquisire una preparazione che consenta di superare brillantemente gli esami.
Per scongiurare questa ipotesi, il Liceo Scientifico XXV Aprile di Pontedera (Pisa) ha lanciato una petizione su Change.org che ha già raccolto oltre 11mila firme. Tra cui – a sorpresa – anche quelle di numerosi docenti. I quali hanno avuto occasione di visionare le simulazioni della seconda prova di Fisica diffuse dal MIUR e le hanno giudicate eccezionalmente complesse rispetto ai programmi che effettivamente si svolgono nelle scuole.
La richiesta, dunque, è che Valeria Fedeli segua l’esempio del ministro che l’ha preceduta e posticipi ancora di uno o magari due anni l’entrata in vigore dell’alternanza tra Matematica e Fisica allo scientifico.