Un mercato virtuale dei saperi, un Suk dove scambiare progetti di ricerca scientifica tra 18 Atenei del Mediterraneo, dall’Egitto alla Palestina, dalla Francia all’Algeria, dall’Italia al Libano. È questo il senso del primo Emuni Research Suk organizzato dall’Università euro-mediterranea Emuni con sede in Slovenia a cui partecipa, per l’Italia, l’Università di Palermo.
La giornata, che si svolge oggi, martedì 9 giugno, è stata organizzata in modo da mettere in rete tutti i docenti delle 18 università che hanno aderito al progetto “Unità e diversità delle identità euro-mediterranee”.
A Palermo la Sala del Consiglio della facoltà di Ingegneria, in viale delle Scienze, è stata allestita per ospitare i dodici tra professori e studenti universitari che parleranno sul web dei propri progetti di ricerca. La giornata sarà divisa in due sessioni: la prima, dalle 14 alle 16, quando docenti e studenti presenteranno le ricerche nel corso del Forum istituzionale; la seconda dalle 16.30 alle 18, quando si aprirà la sessione riservata agli studenti con altri contributi.
Diversi i progetti di ricerca che saranno presentati nel corso della giornata tra cui report sull’acculturazione e il benessere degli immigrati, l’esperienza della maternità in un Paese straniero (del dipartimento di Psicologia); agricoltura biologica e management di qualità, della facoltà di Agraria e per il dipartimento di Ecologia la qualità ambientale degli ecosistemi marini.
Spazio nel pomeriggio sarà dato poi ai progetti di ricerca sulla gestione sostenibile dell’acqua e strategie per prevenire i conflitti in Paesi del Mediterraneo con problemi di siccità e di cambiamento climatico, report presentato dal dipartimento di Ingegneria e tecnologie agro-forestali e dal dipartimento farmacochimico, tossicologico e biologico il report sui nuovi agenti contro il melanoma.
Docenti e studenti dei 18 atenei si incontrano via web su live.emuni.si.