Circa 15 studenti dell’Università di Karachi, nel Pakistan meridionale, sono rimasti feriti a seguito di una esplosione avvenuta ieri proprio nei locali universitari, causata da una bomba di portata medio-piccola collocata fra la moschea e la caffetteria, nascosto da alcuni cespugli. Per il momento, considerato il livello alto di emergenza, il rettore ha deciso per la chiusura dell’ateneo e la sospensione dei corsi e degli esami, da revocare quando le indagini condurranno a risultati più chiari sui responsabili.
Successivamente all’accaduto, gli studenti dell’Imamia Students Organisation (ISO) hanno protestato contro i responsabili della sicurezza e contro la polizia, considerando inammissibile l’introduzione di un pacco bomba allìinterno dei locali universitari in assenza di un controllo da parte delle autorità.
Tuttavia i rangers hannp ribadito che il loro ruolo riguarda in modo esclusivo il controllo della folla e delle manifestazioni, mentre la sicurezza rappresenterebbe una competenza dell’università. Il resposabile dell’associazione di studenti ISO ha inoltre denunciato inoltre che l’amministrazione universitaria era già stata informata sulla presenza di alcuni estermisti infiltrati in alcune organizzazioni universitarie.
Secondo gli studenti la responsabilità dell’ateneo sarebbe proprio quella di non aver preso provvedimenti contro tali facinorosi. Ora gli investigatori sarebbero all ricerca di eventuali tracce per raggiungere i responsabili, indagando anche su possibili dispute e controversie all’interno delle associazioni di studenti rivali.
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