Anche a Oxford sbagliano. E stavolta la gaffe è piuttosto pesante. Dalla casella di posta della segreteria della famosa università inglese è involontariamente partita una e-mail con un allegato davvero curioso: una tabella excel con tanto di nomi, cognomi e voti dei 50 peggiori studenti. In seguito all’errore si è sollevato un polverone e l’incidente rischia di avere strascichi pesanti: le scuse ufficiali dell’ateneo sembrano non essere sufficienti e in molti minacciano di ricorrere alle vie legali per violazione della privacy.
È stata la responsabile della segreteria dell’Università di Oxford, Kristiana Dahl, a inviare inavvertitamente l’e-mail incriminata a tutti gli iscritti ai corsi. E a poco è valso, alla malcapitata, l’accorgersi tempestivamente dell’errore e inviare immediatamente un secondo messaggio che invitava a eliminare il primo. In men che non si dica i nomi dei 50 studenti dell’ateneo che hanno ottenuto i voti peggiori agli esami di fine 2013 – la sessione cosiddetta di Michaelmas, una sorta di prova “in itinere” dell’apprendimento alla fine del primo trimestre – erano sulla bocca di tutti.
La diffusione della lista dei 50 peggiori studenti, se non ha fatto piacere ai diretti interessati, è anche un motivo di disonore per Oxford, ateneo di altissimo prestigio, in cui hanno studiato premi Nobel, re e primi ministri. E di certo non l’avvantaggerà nella sempre viva e accesa rivalità contro le altre storiche università britanniche, Cambridge prima di tutti. Infatti, l’imbarazzo dalle parti di Wellington Square è più che evidente.
L’ateneo ha presentato immediatamente le proprie scuse ufficiali, ma gli studenti i cui nomi sono apparsi nella lista di quelli che hanno ottenuto i voti peggiori sono su tutte le furie. “Ero già affranto per i risultati, non avrei immaginato di essere anche umiliato pubblicamente” ha dichiarato uno di loro. “Stiamo provando a prenderla sul ridere, ma chi non si sentirebbe a disagio nel vedere reso noto in tutta Oxford qualcosa di così personale?” ha confessato un altro.
Come se non bastasse la figuraccia, tra coloro che appaiono nella lista dei 50 studenti peggiori dell’ateneo c’è chi ha minacciato l’università di ricorrere alle vie legali: “le scuse non bastano, è stata violata la nostra privacy“, è la spiegazione fornita. E sembra proprio che l’ufficio legale di Oxford avrà un bel da fare.