Odontoiatria: cos’è?
L’odontoiatria è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e della terapia delle patologie che colpiscono i denti, le gengive, le mascelle e le mandibole, i tessuti neuro-muscolari, le mucose orali e le ghiandole salivari. Gli elementi di questo apparato (apparato stomatognatico) devono essere in salute non solo per il mantenimento dello stesso, ma anche per evitare di avere ripercussioni sulla respirazione e sulla postura. Perciò possiamo dire che questa è una scienza utile sicuramente al buon mantenimento dell’igiene orale ma, ancor di più, essa può contribuire alla salute generale dell’intero organismo.
Come diventare un odontoiatra
Prima di iniziare, bisogna specificare che non c’è alcuna differenza tra le parole odontoiatra e dentista. I due termini, infatti, sono sinonimi e del tutto intercambiabili.
Il corso di Odontoiatria e protesi dentaria è un corso di Laurea Magistrale a ciclo unico che ha la durata di 6 anni e a cui si può accedere solo attraverso un test di ingresso. Infatti, il corso di studio è a numero chiuso in tutte le università d’Italia, come previsto dall’ordine nazionale.
Diventare un odontoiatra non è affatto facile: il percorso richiede anni e anni di studio e molta pratica, concentrazione e pazienza. Se la vostra passione per lo studio del corpo umano è così forte da resistere a questa premessa, allora potete continuare con la lettura dell’articolo!
Il corso in generale
Il corso si sviluppa in maniera propedeutica: nei primi anni di corso verranno forniti gli insegnamenti di base per acquisire le competenze biologiche, anatomiche e odontostomatologiche. Dopodiché si passerà allo studio dei meccanismi del funzionamento del corpo umano e delle patologie che lo riguardano.
In seguito, si affronterà uno studio più specifico del funzionamento dell’apparato interessato e del cavo orale. Il tutto verrà affiancato da lezioni pratiche che avranno lo scopo di preparare gli studenti alla manualità e alla precisione del lavoro che affronteranno una volta finito il percorso di studi.
Dopo il conseguimento della laurea, in ogni caso, verrà richiesto il superamento dell’esame di stato per essere abilitato all’esercizio della professione. In breve, si dovrà superare una prova clinica e una di chirurgia speciale odontostomatologica, ma anche una prova su una disciplina a scelta del candidato stesso.
Alla fine, per diventare un vero e proprio dentista, bisognerà iscriversi all’albo degli odontoiatri della provincia di residenza. Questo è possibile tramite la presentazione della domanda presso l’ufficio dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri.
Inoltre, è bene ricordare che, dopo la laurea, si può accedere alle scuole di specializzazione del settore o frequentare master e/o corsi di perfezionamento.
Sbocchi professionali: cosa fare dopo
Dopo aver terminato la grande impresa di conseguire il titolo di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, potrete cominciare a lavorare nel settore (se ancora ne avete voglia). In questo campo si ha la possibilità di mettersi in proprio e lavorare come libero professionista o si può optare per una carriera nel settore pubblico, all’interno, quindi, delle strutture sanitarie del SSN (Servizio Sanitario Nazionale). Tuttavia, in quest’ultimo caso, è obbligatorio aver prima conseguito un diploma di Specializzazione nell’ambito delle Scuole di Specializzazione di ambito Odontoiatrico.
Chiunque sia laureato in odontoiatria, oltre a intraprendere la carriera del dentista, può decidere di specializzarsi in un determinato settore di questo mondo e esercitare le seguenti professioni:
- Ortodonzista: è un dentista che garantisce la posizione corretta dei denti. È infatti lo specialista che si occupa di apparecchi ortodontici;
- Protesista: si occupa della creazione delle varie protesi dentali e spesso lavora a stretto contatto con l’implantologo che, invece, si occupa di posizionare gli impianti che reggeranno la protesi;
- Parodontologo, che si occupa delle patologie che riguardano il parodonto, ossia tutti i tessuti che fanno da sostegno ai denti;
- Pedodontista o odontoiatra pediatrico: è lo specialista per quanto riguarda la cura della bocca dei bambini;
- Gnatologo: professionista che si occupa di tutto ciò che riguarda le articolazioni della bocca.
Test di ammissione
È da sempre risaputo che i test di ammissione in questo campo sono fra i più selettivi e che, purtroppo o per fortuna, per passarli, serve una preparazione specifica e seria.
Di norma, il test per accedere a questa facoltà conta 60 domande (che si suddividono in domande di cultura generale, logica, fisica, matematica, chimica e biologia) a cui si deve rispondere entro 100 minuti.
A seconda del fatto che le risposte siano corrette o meno, gli esaminatori assegneranno un massimo di 90 punti. Dopodiché il candidato verrà inserito in una graduatoria che privilegia sempre il punteggio: in base a ciò, più alto sarà punteggio del candidato, più quest’ultimo avrà possibilità di essere ammesso.
Per quanto riguarda le ardue prove di ammissione, noi ti consigliamo di cominciare a esercitarti già da subito. Non farti scappare i nostri test!
Buono studio e in bocca al lupo, futuri dentisti!