È il giorno del test di ammissione a Scienze della Formazione Primaria 2013 che selezionerà le 5.146 matricole dei corsi di laurea quinquennale abilitanti all’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e primaria per l’anno accademico che sta per partire. La prova, consistente in un questionario di 80 domande a risposta multipla, è iniziata alle ore 11.00, in contemporanea in 25 università su tutto il territorio nazionale.
Con il test di ammissione a Scienze della Formazione Primaria 2013 si conclude ufficialmente il calendario delle prove selettive per i corsi a numero programmato a livello nazionale per l’anno accademico 2013-2014, ma l’esaurirsi della fase dei test non farà calare il sipario sull’argomento. Anche quest’anno, infatti, non sono mancate le critiche, e – anche a causa di errori e ripensamenti dell’ultimo momento (come l’abolizione del ‘bonus maturità’) – sono stati già annunciati numerosi ricorsi.
Per il test di ammissione a Scienze della Formazione Primaria 2013 i candidati – in maggioranza di sesso femminile e appartenenti non solo alla fascia d’età dei neo-diplomati ma anche a quella tra i 30 e i 40 anni – si sono dovuti preparare su argomenti di letteratura, storia, geografia, matematica, fisica e biologia, oltre ad allenarsi alla risoluzione di quesiti di competenza linguistica e ragionamento logico. Ad aggiudicarsi un posto potranno essere solo quelli che, nelle due ore e mezza a disposizione, avranno risposto correttamente ad almeno 56 domande su 80, raggiungendo così il punteggio minimo per il superamento della prova, stabilito in 63/90.
Come quelli per le Professioni sanitarie, i questionari del test di ammissione a Scienze della Formazione Primaria 2013 sono stati predisposti in autonomia da ciascuna sede universitaria e anche le graduatorie degli ammessi saranno locali. La pubblicazione degli esiti avverrà nei modi e nei tempi stabiliti dalla singola università.
Anche quest’anno è continuato il trend positivo delle iscrizioni al test, che in alcuni atenei – come quello di Modena e Reggio Emilia, dove si è segnato un +12,79 per cento – ha fatto registrare un aumento importante del numero di aspiranti, segno che la professione di maestra/o continua ad attrarre e che la prospettiva di una laurea abilitante fa sempre più gola, specie in tempi di incertezza sui percorsi di accesso all’insegnamento (basti pensare alle vicende dell’ultimo concorso o al mancato bando per il secondo ciclo di TFA ordinari).
ma secondo voi è normale avere un punteggio minimo quando i posti avanzano?
mandiamo a spasso i professori?
ne hanno presi 102 a Perugia e gli altri 29 posti?