Primo nella classifica degli occupati entro i tre anni è il Politecnico di Milano: il 95,1% dei laureati trova subito impiego, seguito dal Politecnico di Torino (92,4%) da Venezia Iuav (90,4%) e dal Politecnico di Bari (88,5%). I primi 9 posti della classifica sono occupati, ad eccezione di Bari, da atenei del Nord, bisogna infatti aspettare il decimo posto, con l’Università di Ancona (81%) per avere un’università del Centro Italia.
Tra gli atenei romani spicca Roma Tre che, con l’Università di Padova, ha il 79,3% di laureati che trovano occupazione entro i tre anni dal conseguimento della laurea, mentre La Sapienza si attesta al 66,9% e Tor Vergata al 65,8%.
Nella media invece grandi atenei come quello bolognese (77,6%), Urbino (72,4%), Siena (69%) e la Federico II di Napoli (66,8%).
Ultime, nella classifica del Sole24Ore, le Università del Sud Italia: Catanzaro non arriva neanche alla metà dei laureati occupati entro i tre anni (48,9%), Messina è alla metà piena (50,8%), Foggia al 51,2%, Napoli II al 53,3% e Reggio Calabria al 56,9%.
Tra gli atenei non statali la percentuale di occupazione è mediamente più elevata delle università statali, ma sono le milanesi ad essere più forti: lo Iulm con il 92,8% degli occupati, la Bocconi con l’88,8% e la Cattolica con l’85,9%.