Il testo del nuovo DDL sulla riforma della governance dell’università, ancora in elaborazione, prevedrà una diminuzione dei corsi di laurea e delle sedi distaccate, in favore dell’incremento delle residenze universitarie. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini a “Radio 24”.
Facendo inoltre riferimento alla necessità di collegare l’università al mondo del lavoro ed al surplus di iscritti alla Facoltà di Scienze della Comunicazione a fronte della diminuzione dei laureati, il Ministro ha inoltre osservato: “Siamo sicuri che un laureato in scienza della comunicazione, anche a prescindere dalla crisi economica in corso, possa trovare lavoro o forse non è meglio cambiare l’impostazione generale?”.
“Spendiamo le stesse risorse degli altri paesi”- ha sottolineato il Ministro “ma li investiamo tutti nell’offerta formativa, ed abbiamo invece poche residenze e poche borse di studio; il tentativo che stiamo facendo è quello di invertire l’ottica di spesa: eliminare tanti corsi di laurea, sedi distaccate molte volte inutili dando direttamente risorse alle famiglie”.
Per riuscire ad ampliare l’offerta di “ospitalità”, il Ministro conta di lavorare in collaborazione con i sindaci per regolare gli affitti e incrementare nuove forme di accoglienza.
Relativamente alla già ventilata riforma del reclutamento dei docenti, che abolirà i concorsi locali in favore di un’abilitazione nazionale, Mariastella Gelmini ha dichiarato: “vogliamo distingue tra concorso e promozioni: il concorso è fatto per reclutare nuovi docenti e non può essere un escamotage per premiare persone che sono già all’interno dell’università, ed anche il reclutamento va comunque legato alla valutazione assicurando che nel portare aventi la riforma saprà resistere alle pressioni corporative”