Il numero chiuso è sempre più diffuso nelle università italiane. Per alcuni corsi la programmazione degli accessi è prevista a livello nazionale, per altri è disposta a livello locale (cioè dai singoli atenei). In ogni caso, la limitazioni delle iscrizioni rappresenta uno scoglio per molti studenti.
Se sei in cerca di informazioni per capire meglio come funziona il numero chiuso e quali sono i suoi fondamenti a livello legislativo, sei nel posto giusto!
Continua a leggere per sapere tutto sull’accesso programmato.
- Numero chiuso a livello nazionale
- Numero chiuso a livello locale
- I test di ammissione nazionali
- I test di ammissione locali
Numero chiuso: cosa dice la normativa sull’accesso programmato a livello nazionale
La legge che regola l’accesso ai corsi di laurea è la n. 264 del 2 agosto 1999. Essa si riferisce a:
- corsi di laurea a ciclo unico, laurea di primo livello e laurea magistrale ad accesso programmato a livello nazionale;
- percorsi di studio ad accesso programmato a livello locale.
La legge stabilisce le norme in materia di accessi ai corsi universitari a numero chiuso a livello nazionale. All’articolo 1 sono elencati i percorsi di studio per i quali c’è l’obbligo della programmazione degli accessi e dello svolgimento di test di ammissione per selezionare le matricole.
I corsi di laurea in questione sono:
- percorsi magistrali a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e Protesi dentaria;
- corsi di laurea direttamente finalizzati alla formazione di architetto;
- percorsi di primo e secondo livello per la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
- corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione primaria.
Inoltre, ai sensi della stessa legge, il numero chiuso a livello nazionale è previsto per:
- scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario;
- corsi di formazione specialistica di medici;
- scuole di specializzazione per le professioni legali;
- corsi universitari di nuova istituzione per un numero di anni corrispondente alla durata del corso.
Per tutti i corsi elencati il numero delle matricole consentite sul territorio nazionale è reso noto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) mediante decreti emanati annualmente.
Prosegui la lettura per sapere tutto sui corsi a numero chiuso con programmazione locale degli accessi.
Numero chiuso: cosa dice la normativa sull’accesso programmato a livello locale
Per quanto riguarda il numero chiuso a livello locale, invece, la legge n. 264 del 2 agosto 1999 specifica che gli atenei possono ricorrervi nei seguenti casi:
- corsi di laurea per i quali l’ordinamento didattico preveda l’utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati;
- percorsi di studio che prevedono l’obbligo di tirocinio presso strutture diverse dall’ateneo;
- corsi o scuole di specializzazione individuate dai decreti attuativi delle disposizioni di cui all’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n.127, e successive modificazioni.
In aggiunta, la legge sancisce il numero chiuso per accedere al corso di laurea dell’Università di Trieste in Scienze internazionali e diplomatiche (L-36) con sede a Gorizia.
Test d’ammissione per i corsi a numero chiuso
Per i corsi di laurea a numero chiuso con programmazione degli accessi a livello nazionale le selezioni avvengono mediante test d’ammissione. Le prove si svolgono secondo un calendario annualmente stabilito dal MIUR. Per ciascun corso di studio il test si svolge in una data unica in tutte le sedi autorizzate.
Questo significa che anche le prove sono identiche in tutte le sedi?
Non necessariamente. Il questionario è predisposto dal MIUR ed è identico per tutti per i test d’ammissione a:
- Medicina e Chirurgia;
- Medicina e Chirurgia in lingua inglese;
- Odontoiatria e Protesi dentaria;
- Medicina veterinaria;
- corsi di laurea direttamente finalizzati alla formazione di architetto.
Per i corsi triennali e magistrali per la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione, invece, prevale l’autonomia di ciascun ateneo. Di conseguenza ogni università prepara la propria prova. Lo stesso vale anche per Scienze della Formazione primaria.
Oltre alle date dei test per i corsi a numero chiuso con accesso programmato a livello nazionale, ogni anno il MIUR pubblica i decreti in cui sono specificati i programmi sui quali gli studenti debbono prepararsi. Le discipline incluse spaziano da cultura generale e ragionamento logico a quelle attinenti al corso di interesse.
I decreti sono pubblicati con congruo anticipo, di solito nel mese di marzo. Oltre ai programmi, contengono anche informazioni su modalità di svolgimento delle prove e criteri di valutazione.
E per i corsi a numero chiuso con programmazione a livello locale?
Test per i corsi a numero programmato a livello locale
In questo caso occorre far riferimento ai bandi dei singoli atenei. I dettagli su date delle selezioni, numero delle immatricolazioni consentite, modalità e contenuti dei test d’ammissione sono resi noti con alcuni mesi di anticipo. Per essere informati il prima possibile, quindi, è bene consultare regolarmente i siti web delle università.
Attenzione! Sempre più atenei, per evitare sovrapposizioni tra avvio delle lezioni e scorrimento delle graduatorie, ormai fissano le date dei test per i corsi a numero chiuso in primavera. E in alcuni casi addirittura prima!
Insomma, tenersi aggiornati è d’obbligo! Vietato abbassare la guardia!
Raccogliere informazioni è importante, ma lo è altrettanto prepararsi. Se volete potete esercitarvi per i test con le simulazioni gratuite di Universita.it.
Sono un Ingegnere che da piu’ di 30 anni esecito la libera professione.
Il numero chiuso a mio parere e una cosa illogica, demagogica e solo ad utilizzo del mantenimento delle caste.
Devono essere gli esami a selezionare i futuri laureandi e poi ci penserà la professione.
Marco Stolcis
sono convinta che i test selettivi per entrare nelle varie facoltà di fatto siano cosa inutile. e lo studio delle materie di esame che abilita alla professione , cone si può essere preparati disposti portati verso un tipo di studi se non ne viene data la possibilità.e una casta selettiva che castra totalmente i nostri giovani contibuendo a renderli insicuri , non fiduciosi nel loro futuro. i test vanno aboliti ,prima lo si fa e sempre tardi sarà.
Anche se sarebbe necessaario approfondire; mi trovo parzialmente daccordo con questo giudizio.
Forse bisognerebbe investire maggiormente nel favorire i giovani a trovare la loro direzione e successivamente inserire dei test, sicuramente differenti da quelli attuali.
Ho sempre torvato le giornate di “orientamento” alla carriera delle inutili perdite di tempo, cosi come trovo sbagliato l’approccio con cui vengono strutturati questi test. L’intensione dovrebbe essere quella di favorire una scelta infomrata e porre il primo scoglio da superare. Purtroppo quello che vedo oggi e’ molto piu’ simile ad una esecuzione che ad una attivita’ atta a favorire lo sviluppo culturale.
Sono un medico ospedaliero che esercita la professione da 30 anni.
L’attuale test di ingresso a Medicina e Chirurgia è quanto di più abominevole possa esserci tra le tante pagliacciate all’italiana. Cominciamo dalla maturità: il voto finale ed i crediti sono veramente espressione della preparazione dello studente ? (io alla maturità presi 36/60 e poi alla laurea 110/110). Molto dipende da alcuni professori sprovveduti dei licei.
E passiamo ai quiz di ingresso: nozioni stupide, elaborate da menti perverse, perchè per risolverli bisognerebbe essere già laureati in medicina. Perchè precludere la possibilità di fare il medico ad un ragazzo che non riesce ad eseguire i quiz e fare entrare, invece, un ragazzo che indovina i quiz solo grazie al cu…..? o grazie alla raccomandazione ? (vedi gli scandali degli anni precedenti).
Perchè non il libero accesso alla Facoltà e poi la selezione agli esami, come si è sempre fatto ? Poi è la professione svolta negli anni che decide se sei un bravo medico oppure no.
Signori ministri dell’Istruzione e dell’Università (dico a tutti), avete deciso il futuro dei giovani con regole assurde, anticostituzionali (sul diritto allo studio). Volete che un buon medico (potenzialmente) sia costretto a fare l’ingegnere o l’avvocato o che un buon elettrauto (potenzialmente) sia costretto a fare il medico ?
E’ una vergogna. Ministro Gelimini, Lei è ancora in tempo per abolire prima dell’estate questa grave ingiustizia.
IL MERITO NON E’ UNA QUESTIONE DI QUIZ !!!
Biagio Mauro
Abbiate il coraggio di rispolverare le vecchie normative. State creando danni irreparabili alla società ed ai giovani.
sono un “architetto a metà” per così dire…figlia dell’insulsa riforma 3+2…
ho alle spalle l’esperienza di un test assurdo che, proprio come dice Mauro “per risolverlo bisognerebbe essere già laureati”…dato non una, ma per ben due volte…
Sì, perchè fresca fresca di diploma, provi il test, ma pur avendo tentando di prepararti è praticamente impossibile passarlo, soprattutto se (come me) quelle materie proprio non le hai fatte alle superiori! Perchè a chi ha imposto questa grande ingiustizia non gliene frega niente se sul diploma hai scritto “tecnico chimico-biologioco”…tradotto: tanta chimica e biologia…ma spiacenti, niente storia dell’arte, disegno ecc…
Quindi cara normativa cosa mi stai dicendo? Che sarà difficile per mè inseguire un sogno, una passione…mi state tagliando le ali ancor prima di farmi spiccare il volo?!
E infatti è così, lo provi, lo tenti, ma niente…ma la testardaggine e il senso di inguistizia è così tanta che ti impunti: ti iscrivi ad un corso di laurea affine…e dopo aver studiato per un anno, quelle materie che prima nessuno ti aveva dato modo di studiare…lo ritenti e alla faccia di quello stupido test lo passi finalmente e puoi iniziare quella lunga e tortuosa strada per diventare (speri) un Architetto! -Chiaramente hai perso un anno perchè devi ricominciare da zero, ma seri felice lo stesso!-
Ma credete che sia finita quì?
No perchè la stessa storia si ripete anche per poter accedere a quel famoso +2 che ti permetterà di non esser catalogato come un qualcosa di “indefinito” fra il geometra e l’architetto vero…
Anche quì un’altra bella selezione:
– test/colloquio per l’accesso, a numero chiuso;
– valutazione di un book dei tuoi lavori di progettazione dei 3 anni (abbastanza scarno visto che nonostante fai architettura non ti fanno progettare molto);
– certificazione obbligatoria della lingua inglese, di livello alto, da ottenere al di fuori dell’università, con studio autonomo e salato pagamento ogni volta che provi a farla;
– e…se sei così (s)forturata (come me) da avere conseguito la laurea breve in Architettura AMBIENTALE…devi anche iscriverti ad un corso singolo e dare l’esame di scienza delle costruzioni che l’università si era letteralmente “DIMENTICATA” di mettere nel tuo piano di studi del tuo corso di laurea…(grazie alla riforma Gelmini)
Risultato…tanta paura di non riuscire ad entrare, a continuare, tanto tempo perso, tanta voglia di lasciar perdere…sentendosi di stare come dietro a delle immense sbarre a guardare da lontano un futuro e una professione irraggiungibili!
Io mi ritengo già fortunata…e contino a lottare per cercare di accedere all’olimpo degli architetti!!
…Ministro Gelmini…cerchi di risolvere le cose invece di complicarle ancora di più come sta facendo!!!
Salve, non mi e’ chiaro:se non si passano i test di ammissione per scienze infermieristiche, e’ prevista l’esclusione o ci si puo’ iscrivere lo stesso con verifica? Grazie gradirei una risposta. Mi avevano sconsigliato La Sapienza, pero’ dopo l’articolo dell’altro giorno la stavo rivalutando.
Ciao Simona,
il superamento del test, nei corsi di laurea a numero chiuso, è requisito fondamentale per l’accesso.
Per Infermieristica (la laurea di I livello), è importante sentire i pareri di chi già frequenta, per capire in quali sedi di tirocinio dovrai fare gli stage e se c’è una buona organizzazione.
Se vorrai fare dottorato, master o specialistica, considera pure gli elenchi e le classifiche; sul I ciclo non fa molta differenza…
Francesco, Torino
E’ assurdo il numero chiuso. In Italia c’e’ il diritto allo studio, perche’ non posso avere la liberta’ di scegliere quale Universita’ frequentare. Sono entrata con i test a numero chiuso in una Universita’ lontano da casa un’ora, per fare il tirocinio mi devo alzare alle 4 del mattino. In piu’ i professori si prendono la liberta’ di bocciare a volonta’ dicendo:” tanto non e’ facile cambiare Universita’, dovete rifare i test. Preciso anche che e’ un’ Universita’ privata ed e’ la piu’costosa delle altre. E’ una vergogna.
Troppi interessi in ballo,primo tra tutti quello econonomico:50E a persona nei casi migliori per il test,persona che sicuramente ha comprato i libri dove studiare che sono almeno altri 60€,moltiplicatelo per su per giù un milione di studenti e fatevi due conti.In secondo luogo la necessità per alcuni di amntenere certe caste…
Buongiorno,
è vero che il numero chiuso per accedere alle facoltà univesitare precluda il diritto allo studio e protegga un certo modo “le caste”, ma penso che se il numero chiuso corrispondesse al mumero effettivo della forza lavoro, forse sarebbe positivo.
Faccio un esempio. mi sono laureata da poco in Scienze della Raibilitazione (laurea magistrale di 2° livello), anche qui a numero chiuso,(25) e con presenza obbligatoria e i vari esami e la tesi finale…ma, quello che mi chiedo: servono 25 dirigenti della riabilitaizione nella regione Lazio? E questo concetto si può allargare a tutte le facoltà. Non so quanti posti ci sono per i laureandi in medicina: adesso questo numero corrisponde al bisogno effettivo del paese? Se fosse così, il numero chiuso avrebbe ragione di esistere….ma se non fosse così…..
Stefania (Roma)
L’università è un costo sociale, non è scuola dell’obbligo ed ha il sacrosanto compito di formare la futura classe dirigente del paese!
Sono al quanto stufo di sentire idiozie sinistroide, del diritto allo studio come cultura sociale. Chi vuole può comprarsi un biblioteca intera per una PROPRIA cultura personale, l’università non è l’unica via.
Numero chiuso in tutte le facoltà, tutte e subito, in ragione alla dignità data ai Dott. o ai Dtm. che usciranno dopo un investimento di anni di vita e di denaro.
Se fino ad oggi le facoltà sono rimaste a numero aperto, il motivo è da ricercare nelle lobby che vivono sullo studio dei giovani universitari.
Dai professori, ai ricercatori, ai corsi privati, di formazione, alle case editrici…il cui fine è vendere!
Ho conseguito la maturità con il massimo,la laurea con 110/110 e lode e alcune specializzazioni ma sono entrato nel mondo del “lavoro” molto più tardi di personaggi che avevano meno preparazione in senso “oggettivo” e che avevano una progressione di carriera “strana” alla faccia della meritocrazia.
Quindi ritengo che il numero chiuso non serve a nulla e che di fatto diventi una vera discriminazione.
sn una studentessa ke qst anno ha provato x la prima volta i test x medicina … era il mio sogno sin da qnd ero bambina e nn c’è l’ho ftt… nn potete immaginare il dolore qnt sia inesprimibile xkè sl x uno stupido test nn posso realizzare il mio piu grande sogno… il numero chiuso ci nega il diritto allo studio xkè noi giovani nn possiamo fare quello ke davvero desideriamo… x noi ke ci crediamo è sl la piu grande sconfitta della nostra vita… incrocio le dita sperando ke il numero chiuso venga abolito affinchè ognuno di noi possa realizzarsi cm davvero desidera nella vita!!!!
Esorto i giovani a non mollare e a trovare forme di protesta per raggiungere i funzionari e i politici preposti al governo della pubblica istruzione , lo studio è un diritto e la scelta della materia vuol dire
” libertà di sclelta” , senza il diritto e la libertà in che società viviamo ?
Lottiamo tutti insieme per far sì che il numero chiuso venga abolito, è ingiusto e certamente non selettivo per meritocrazia. Facciamo qualcosa perchè tutti possiamo avere le possibilità di fare nella vita ciò che desideriamo.
Ho una grande speranza: l’abolizione del numero chiuso. Mi sembra di vivere in una società in cui tutti i diritti, anche quello allo studio, si sono affievoliti . E’ ingiusto, per quale motivo i nostri figli non possono scegliere la facoltà che meglio attiene la propria indole? Per quale ragione le famiglie dobbiamo spendere tutti i nostri risparmi in corsi di formazione che tendono a preparare per i test di ammissione, senza alcuna certezza che si abbia l’ammissione? Dobbiamo mandare i nostri figli in Romania o in Spagna ( vendendo anche i nostri immobili frutto magari dei TFR dei nostri padri ) per conseguire una laurea che avrebbe lo stesso valore legale di quella Italiana e che Stato è mai questo ? Facciamo si che questa grande speculazione cessi e consentiamo ai nostri ragazzi di vivere di e scegliere , sarà poi la vita e la loro serietà, la loro maturità a fare la selezione e non certamente degli stupidi test di selezione . Aspetto con ansia il 5 settembre , quando sulla legittimità del numero chiuso di pronuncerà la Corte Costituzionale.
Salve, sono una ragazza che ha conseguito il diploma al socio psico pedagogico(ex magistrali) lo scorso luglio e ho scoperto proprio oggi di non aver passato il test d’ammissione alla facoltà dei miei sogni: psicologia.
L’idea di non poter entrare nell’università verso cui porta il proprio cuore, dove si svilupperebbero le tante potenzialità e avrebbero libero sfogo le proprie passioni, è a dir poco svilente.
L’idea di non passare perché entrare in un’università è qualcosa di paragonabile al gioco alla lotteria è a dir poco agghiacciante.
Sono anni che sento dire dai veterani frasi consuete come “voi siete il futuro, voi dovete migliorare il mondo”, ma mi chiedo come possiamo migliorare il mondo se non abbiamo modo di fare ciò che ci piace e non per causa direttamente nostra, ma per un sistema palesemente mal fatto!
Certo, il fatto che un test del genere sia quasi tutta questione di fortuna(per essere educati) non offusca totalmente la nostra ignoranza(e sì che mi sono sentita ignorante mentre affrontavo la prova!), ma diciamocelo: quei test di veramente valutativo non hanno proprio nulla, lì la meritocrazia va a farsi benedire.
Steve Jobs, pupilla del mondo giovanile, ha detto di seguire sempre e comunque il proprio cuore, presa quella strada si andrà sul sicuro! Come si segue però il proprio cuore quando la fretta incombe, quando il tempo corre, quando sai di non poterti permettere di ripetere il test l’anno dopo, di perdere un anno, perché c’è la famiglia che vorresti farti, i soldi che vorresti cominciare a prendere, l’indipendenza che vorresti conquistare, la gioventù ancora da vivere, la consapevolezza che già altri 5 anni di studio+tirocinio post lauream+esame di stato sono troppi, aggiungervi un anno(nuovamente incerto) sarebbe davvero da stolti..?!
E così si ha solo una possibilità: io l’ho avuta il 28 agosto!
48 domande, 70 minuti, 3 brani da 1 facciata intera da leggere(di italiano, di inglese, di matematica) 280 posti, 1000 persone, tanto amore per la psicologia, nemmeno una domanda inerente a questa materia(in compenso domande sul diametro del cranio di un australopiteco, una specifica sulla tobin tax, che tra l’altro non è nemmeno ancora stata approvata, quanti km percorre lisa in 45 minuti se parte mezzora prima di Giacomo, un minuto dopo Martina ma qualche secondo prima di Giorgia, ecc..)
A che scopo?
Con quale vantaggio la società SCEGLIE di farsi male da sè?
Si può scegliere il proprio futuro con tanta leggerezza?
Ricordo che alle medie ci fecero una testa grande quanto una zucca per spronarci a fare la scelta giusta delle superiori, mentre alle superiori sei occupato fino a luglio con la maturità e finchè non ci vai a sbattere contro, finchè non realizzi che solo un mese e mezzo dopo sarà settembre e tu dovrai fare i conti col tuo futuro, non hai tempo per pensarci, perché devi affrontare un esame di cui nessuno ti chiederà più niente.
Poi, appunto, ti ritrovi a settembre, e ti accorgi di aver perso tempo in cose futili che da quel mese saranno vanificate, sarà quasi come se non ci fossero mai state; ti accorgi inoltre di aver speso un fottio di soldi per l’iscrizione e i libri, funzionali ad UN SOLO giorno della tua vita, quelli per entrare, libri che non ti danno nemmeno garanzie e certezze, libri che non puoi comprare usati, perché non abbastanza aggiornati e spesso davvero per nulla, perché la metà di quei 280 posti sarà occupata da gente raccomandata o abbastanza ricca ad aver avuto la possibilità di spendere 600 euro per un corso di alpha-test che ha praticamente spianato loro la strada di fronte a quella prova.
E la cosa divertente è che una buona parte di quelle persone che entrano, non hanno nessuna passione per la suddetta facoltà.
Perché non fare un colloquio? Perché non incentrare il test su materie finalizzate a quell’università? Perché non indicare dei libri specifici sui quali studiare determinati argomenti(come quelli che devi studiarti poi una volta entrato) e poi fare un test su quelli?
Perchè ho 19 anni, amore per la conoscenza, voglia di farmi una famiglia, una vita, di autorealizzarmi attraverso il lavoro e la mia preoccupazione, la mia agonia adesso è sapere che non potrò realizzare un mio sogno? O meglio: non potrò PROVARE a realizzarlo!
Dove sta allora la libertà di scelta, quella a cui hanno ineggiato i più grandi scrittori e filosofi? Dov’è la mia libertà se non posso aprire le porte nell’unica università in cuistudierei con il sorriso nel cuore e la gioia ngli occhi e in cui leggerei e studierei con avidità riga dopo riga tomi di libri?!
Fino a quando le cose non cambieranno, è inutile lamentarsi di persone geniali che mollano l’università, infermiere acide, medici che trascurano i propri pazienti, insegnanti che violentano i bambini, psicologi psicopatici, architetti e ingegneri che fanno crollare le proprie costruzioni..
Ci sono lavori che “giocano” con la vita delle persone, non possono intraprendere quel lavoro persone che hanno fatto il test “tanto per” o che non provano alcun sentimento particolare per quel mestiere.
E’ anche vero che l’imprevedibilità del destino spesso ci conduce(se vogliamo credergli) verso mete che mai avremmo intrapreso, ma che ci soddisfano infinitamente e per le quali ringraziamo di aver perso il primo treno, quello dei primi sogni; per cui mi aggrappo alla convinzione che sconfitta accantonata io troverò il modo di sviluppare le mie potenzialità e, chissà, magari di scoprirne di nuove.
Questa si chiama resilienza, e io ho bisogno di allacciarmici
In bocca al lupo a tutte le matricole, spero ossiateessere più fortunate di me
Silvia.
ps: mi scuso per gli errori, ma sono nervosa e vado di fretta!
Ed eccomi qua, appena tornato da monte s. Angelo per il test d’ammissione in medicina alla federico II di Napoli…che dire? spero proprio di esserci riuscito, perchè questo insuccesso peserebbe come un macigno!!!
ESCLUSA x omesse preferenze
Buongiorno.
Mia figlia è stata esclusa dalla graduatoria per il numero chiuso di medicina perchè non ha fatto in tempo ad esprimere le preferenze, pur avendo conseguito un punteggio vincente!
Ritengo che esista tuttavia una scappatoia legale per farla comunque immatricolare “con riserva”, come soprannumeraria, presentando un ricorso al Tar.
Senza intaccare gli interessi di coloro che sono entrati grazie allo scorrimento della graduatoria.
Cerco altre persone nella stessa situazione con cui concertare insieme il ricorso, per abbattere un pò le spese e soprattutto per “motivare gli avvocati” 🙂
N.B.: vale per qualsiasi facoltà con sedi aggregate.
Passaparola
grazie
Siracusa:7/02/2013.
Salve sono una persona che vorebbe fare università, ma c’è il numero chiuso ed questa è un ingiustizia!
ho già commentato un altro post, ma aggiungo dinuovo la mia esperienza. Lavoro con i bambini disabili, lavoro con loro in area educativa relazionale, ma alla fine solo su carta. In realtá spesso aiutiamo i bambini anche nella didattica, affiancando le insegnanti curricolari, anche se siamo solo operatori.
La mia preparazione universitaria, comprende un piano di studi ad indiruzzo psicopedagogico, e nel mio piano di studi (di filosofia) sono presenti quasi tutte le materie storico, letterarie e scientifiche presenti in quello di scienze della formazione primaria ma…..
non mi è reso possibile un passaggio universitario che eventualmente mi permetta di svolgere quei 4/5 esami che non ho, e quindi non potró mai insegnare (il mio sogno….)ed aiutare veramente questi bambini fino a quando a 33anni suonati, per botta di fortuna, non passeró quel test d’ingresso! Sono a quota 6 corsi di formazione sull’autismo (insegnanti mie coetanee non ne hanno neanche uno), ho seguito piú di 10 ragazzini con questa patologia, in alcuni casi con ottimi risultati, piú svariati con varie patologie…. so tutti i metodi (anche didattici) per interagire con loro… ora mi verrete a dire che ina persona che magari risponde giusto alle domande di chimica o fisica…. avrá miglior successo con un bambino speciale senza fare esperienza? perche non posso avere la possibilitá di fare cio che voglio per colpa della chimica o dell’agebra che non ho mai imparato (ops non pensavo che servisse la chimica organica per insegnare ai bambini di 8/9 anni !!!!) al massimo prendo ripetizioni…. peró che il ministero dia la possibilitá a tutti di seguire la loro strada…. perche questa , lo so, è la mia sola ed unica vocazione!
Ciao a tutti, ho passato il test a Formazione primaria all’aquila, cioè quasi…il minimo l’ho superato…ma i posti sono solo 205 e io sono tra i 65 esclusi anche se idonei!!!!??? non è giusto, non è corretto e a me chi me lo restituisce quest’anno perso di studio….tempo e potenziale sprecato…ABOLIZIONE NUMERO CHIUSO SUBITO!!!
Sono la mamma di una candidata che per la seconda volta non ha superato i test di ammissione alla facoltà di Medicina. Una frase di mia figlia riecheggia quotidianamente nella mia mente:” E’ stato un fallimento e non so più che fare”. Ora, io chiedo alla Ministra Giannini come può essere possibile che un test decida della vita di migliaia di ragazzi. Davvero crede che un test sia sufficiente per fare dei buoni medici? Io credo di no. Esiste invece la selezione durante il corso di studi. I ragazzi devono studiare, dare esami, essere esaminati dai docenti e solo sulla base dei risultati ottenuti potranno accedere agli anni successivi. Forse il modello francese, forse qualche altro sistema ma sicuramente non il numero chiuso. Ministro, abolisca il numero chiuso. Il diritto allo studio appartiene a tutti e non può essere venduto in nome di logiche economiche che portano soldi nelle tasche dei tanti soggetti a cui fa comodo questo sistema. Si abolisca il numero chiuso e si consenta ai ragazzi di studiare quello che desiderano. Si faccia però subito altrimenti avremo tanti e tanti ragazzi frustrati che saranno costretti a svolgere in futuro attività professionali ben lungi da quelle che erano le proprie aspettative perchè uno stupido test ha deciso del proprio futuro. Angela Tarantino
SONO LA MAMMA DI UNA CANDIDATA CHE HA PROVATO IL TEST DI AMMISSIONE ALLA FACOLTA DI MEDICINA.MIA FIGLIA NONOSTANTE SIA AL TERZO ANNO UNIVERSITARIO DI CUI IL PRIMO ISCRITTA ALLA FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE DOVE HA SUPERATO TUTTI GLI ESAMI PERCEPENDO ANCHE UNA BORSA DI STUDIO E ATTUALMENTE AL SECONDO ANNO DI TNFP NON SI DA PACE PER NON ESSERE RIUSCITA A REALIZZARE IL SUO SOGNO DI DIVENTARE PEDIATRA MA NON DEMORDE VIVE CON LA SPERANZA CHE I TEST POSSANO ESSERE PRESTO ABOLITI PURTROPPO LE POSSIBILITA ECONOMICHE NON SONO DELLE MIGLIORI VISTO CHE SONO DIVORZIATA CON DUE FIGLI .SPIEGATEMI XKE I FIGLI DI MEDICI RIESCONO A SUPERARLI MENTRE GLI ALTRI NO?MINISTRO CONFIDO IN LEI AFFINCHE MIA FIGLIA E TANTI COME LEI POSSANO SFRUTTARE LA LORO PASSIONE PER LA MEDICINA SENZA DOVER RINUNCIARE SOLO XKE NON SI HA LA POSSIBILITA ECONOMICA DI POTER STUDIARE IN ALBANIA DOVE LE POSSIBILITA SAREBBERO CERTE BASTEREBBE ESSERE RICCHI!!!!
A settembre ho provato il test di ammissione per le professioni sanitarie che, ovviamente, non ho passato in quanto alle superiori non ho studiato materie come biologia, chimica e fisica. Leggo di queste abolizioni del test ma IN NESSUN ARTICOLO si legge dell’abolizione del test di professioni sanitarie e mi chiedo..perchè?? Non è anch’esso un test inutile che ti impedisce di inseguire in sogno? Forse è sottinteso che venga abolito anche questo ma, purtroppo, non lo trovo. Quest’anno ho studiato e mi sto preparando ma non vorrei essere sfortunata e ritrovarmi fuori un’altra volta. STUDIARE E’ UN DIRITTO.
Ridicolo anche solo pensare di abolire i test in medicina e odontoiatria
Funzionano benissimo, i medici che sfornano le uni italiane sono preparati e i test non fanno distinzione tra il figlio del ministro e il figlio del muratore.
Ovviamente i test non sono perfetti, ma funzionano, si può rivedere le domande ma il principio va bene.
Mi dispiace per chi non entra ma è così in tutto il mondo e anzi i test andrebbero estesi a altre facoltà che oggi sono una farsa ridicola utile solo a dare stipendi a professori e baroni e che sfornano solo pezzi di carta pagati con le tasse di tutti!
ALMAGESTO ho quasi 40 anni e ne ho sentite di tutti i colori, senti tu dici che non fanno distinzione tra il figlio del ministro e il figlio del muratore….. allora spiegami come mai ci stanno alcuni medici, probabilmente una minoranza, che stanno su idoctor a fare i millantatori e a fare diagnosi sbagliate, tipo una iperplasia che non c’è….. spiegamelo dai sono qui ad aspettare la tua risposta.
Il numero chiuso ( se adottato in maniera CORRETTA ) è l’unico strumento che impedisce che nascano presupposti di situazioni in cui abbiamo LAUREATI che lavorano al CALL CENTER per 5 Euro l’ora IN NERO.
L’Università ormai è diventata solo 1 STRUMENTO di incameramento di ENTRATE FISCALI da parte dello STATO. Si illudono i giovani sul fatto che essa garantirà loro un posto di lavoro quando in REALTA’ la probabilità è INFERIORE o al massimo UGUALE a quella di uno col diploma di scuola superiore.
Se il MERCATO del LAVORO italiano necessita di 10.000 CHIRURGHI è ASSURDO che nelle FACOLTA’ di CHIRURGIA vengano ammessi 100.000 ISCRITTI. Se anche se ne laureasse la META’ avremmo comunque 1 ECCEDENZA nell’OFFERTA di CHIRURGHI rispetto alla DOMANDA del 400%.
E’ del tutto ovvio che i restanti 40.000 avrebbero solo 3 scelte:
-rimanere DISOCCUPATI
-accettare altre PROFESSIONI ( vedi CALL CENTER )
-emigrare all’ESTERO.
Il mio più grande sogno è quello di diventare dottore ,per aiutare la povera gente che vive in Africa, ma purtroppo questo mio grande sogno nn può realizzarsi ,perché vivo in Italia, un paese di merda , governato da malfattori e ladri, insensibile ai bisogni dei giovani !!! Quest anno proverò questo inutile test per professioni sanitarie, sperando di riuscire in qualche modo a realizzare il mio sogno 🙂
Sono un genitore in attesa, alla fiera di Bologna insieme altri migliaia di genitori, che mia figlia faccia l’ennesimo test di ingresso. Nell’attesa mi vengono alcune riflessioni…… quanto ci costa, fra iscrizione ad ogni singolo test, libri di test, spostamenti, lezioni delle varie organizzazioni che ti dicono di supportare gli studenti, lezioni private, con compensi privati e tutto sulle nostre spalle. Ormai entrare in università è un lusso che fa ingrassare un sottobosco di personaggi ed organizzazione che mirano ai propri interessi ed è tutto avallato dal nostro stato italiano. L’università per voce dei suoi rettori e dei suoi baroni si difende dicendo che non c’è la ricettività per tutti gli ipotetici iscritti………allora noi cinquantenni come abbiamo fatto 30 anni fa? Si parla di diritto allo studio ed alle proprie aspirazioni, ma la realtà è un’altra cosa. Al test di medicina di aprile (quando i ragazzi si dovevano ancora preparare x gli esami di stato) c’erano 65000 iscritti x circa 10000 posti, dopo le vicende di Bari, chi ha fatto ricorso probabilmente riuscirà ad entrare lo stesso; …..e lo stato che fa? Anziché annullare il test, individuare gli illeciti e denunciare i fautori e metterli in galera…….come al solito latita e non prende nessuna posizione. La ministra Giannini, dice che dal prossimo anno toglierà i test d’ingresso, e lo dice già da Maggio……….siamo a settembre e siamo ancora alle chiacchiere…….secondo voi come finirà?…….all’italiana………parole parole parole e nel frattempo c’è chi si arricchisce sempre sulle nostre spalle!!!!
…..ritorno alla mia attesa………vi anticipo che l’11settembre sarò in attesa a Rimini…..test di ingresso x Chimica. Grazie Italia
Al posto di scrivere, perché non andate a protestare? Perché scrivete? Cosa pensate che scrivere cambierà la situazione? Siete tutti dei poveri illusi!!! L Italia è una nazione e ogni nazione ha un popolo che dovrebbe essere unito! quando scendiamo da casa non ci poniamo il problema degli esodati, o di quelle persone in cassa integrazione, o delle aziende che chiudono per colpa dello stato, ma ce ne fottiamo! Tanto la carta di 50 euro in tasca l abbiamo che ce ne fotte! E qui sbagliamo! Dovremmo protestare tutti! Invece no! C è il gruppo animalista che ama gli animali, i gay per i matrimoni, il gruppo per le case popolari, etc… ma ke razza di paese è?
Il test a numero chiuso è una vergogna un test non può valutare una carriera , solo esami possono realmente quantificare l’abilità di una persona.
Il diritto allo studio deve essere aperto a tutti , sopratutto con tutti gli scandali dei mesi/anni passati ,caro ministro fai la cosa giusta abolizione test ,anzi i soldi di tasse e altre spese usatele per strutture.
Test di ingresso:perverso calcolo di corporazioni per trasformare il futuro di un giovane in una “via crucis”lastricata di preparazioni con professori che operano con tariffe esenti tasse,scuole private che promettono miracoli a suon di migliaia di euro,case editrici che vendono libri per preparare tests spesso insulsi,cervellotici e …idioti.Nessun politico fa niente per recuperare questa vergogna e il ministro continua a ripetere promesse di revisione o addirittura eliminazione dei test.
Il ministro Giannini illude con le solite promesse…Renzi DOCET!…
Qualcuno si è accorto che specialmente nelle università del sud c’è un drastico calo delle iscrizioni?Propongo di creare un solido movimento di cittadini affinché questo governo sbruffone rispetti i cittadini italiani e…sopratutto le giuste aspirazioni dei giovani.E un bel sogno vero?
Sono un architetto laureato nel 87 credo sia giusto lasciare la libertà di scelta e studio ai ragazzi .la naturale selezione avviene negli anni sia non portando a termine gli studi che entrando nel mondo del lavoro. Non e foPIPrse già così nella vita di tutti i giorni. Cosi chi ha la possibilità economica cerca altrove un alternativa di studio chi non può deve suo malgrado abbandonare lo studio. RIFORMA DA RIVEDERE
Mi chiamo Carlo, ho una laurea in chimica conseguita nel 1999 a Padova. Allora ci si iscriveva liberamente al corso di laurea che si voleva e la selezione avveniva via via durante il percorso. Con me vi erano studenti molto ma molto piu bravi che pero’ ora, guardandomi indietro, li vedo arenati in posizioni meno appaganti e di rilievo inferiore rispetto a quello che ho io. Mi hiedo: se lo scopo del numero chiuso e’selezionare I candidate per avere maggiore “qualita”allora, come dimostra il mio caso, non e’ il numero chiuso la soluzione. In realta’ questa e solo un ulterore controllo della casta che si autoprotegge e fa passare solo I parenti e gli amici.Casta=Mafia
Ciao a tutti, mi chiamo Daniela e questo è già il secondo anno che provo il test per professioni sanitarie, l’anno scorso con preferenza in logopedia( 15 posti a “La Sapienza” e 50 a Tor Vergata, VERGOGNOGO!!!), e quest’anno in educazione professionale , 75 posti. non sono rientrata purtroppo ma c’è un dubbio che mi affligge: eravamo solo in 53 ad aver messo come prima scelta questo indirizzo, e l’ultima ad essere entrata, ovvero con il punteggio più basso, ha fatto 20 punti, mentre io 16. Al prossimo subentro significa che entrerò automaticamente?? perché alcune persone mi hanno detto che se il corso non arriva al numero previsto di studenti, viene annullato! e visto che non sono rientrata solo per 4 punti, mi chiedevo se probabilmente sono entrata automaticamente. Fortunatamente ho fatto anche il test per scienze dell’educazione e sono passata, altrimenti per colpa di questa legge del c***o, permettetemelo, che prevede il numero chiuso, con pochissimi posti e un test IMPOSSIBILE, avrei perso un altro anno!! Grazie per un’eventuale risposta!!
Per i test d’ammissione dei corsi a numero programmato a livello nazionale – tra cui quelli per le professioni sanitarie – è previsto un punteggio minimo, che ammonta a 20 punti. Ecco perché, nel caso specifico, con almeno 20 punti si risulta ammessi e con un punteggio inferiore no, benché si rientri nel numero di posti messi a concorso.
perchè lo stato italiano non abolisce i test d ingresso e da la possibilità a tutti di entrare e chi e più bravo va avanti a forse interessi a per non farlo