Domani studenti universitari e ricercatori scenderanno in piazza in tutta Italia contro il disegno di riforma Gelmini. Nella giornata dello sciopero generale indetto dalla Cgil, gli universitari manifesteranno al fianco dei colleghi delle scuole superiori contro quello che definiscono come lo smantellamento dell’istruzione pubblica.
“Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli”, questo lo slogan scelto dai ragazzi per la manifestazione che coinvolgerà, a partire dalle prime ore del mattino, diverse piazze italiane.
Torino, Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, sono solo alcune delle città che aderiranno alla mobilitazione contro i tagli previsti dalle riforme dell’istruzione.
“Saremo in piazza il 12 marzo, partecipando allo sciopero generale dei lavoratori con le modalità autonome del movimento studentesco, manifestando la nostra solidarietà a chi sta pagando il prezzo più alto della crisi e proponendo la nostra piattaforma per cambiare dal basso scuola e università” fanno sapere in un comunicato gli studenti del Coordinamento universitario Link.
Tra le richieste degli studenti, i blocco dei disegni di riforma così come proposti dal governo, maggiori investimenti nell’edilizia universitaria, una legge nazionale che garantisca il diritto allo studio.
E poi la proposta di una “altrariforma“, come la chiamano gli studenti dell’Onda, che sia di tutti e che renda possibile l’innovazione ma anche la partecipazione democratica ai processi decisionali, e che prenda le mosse da un nuovo welfare e da una ricerca libera da interessi commerciali.