Archiviato il mese di luglio senza che fosse presentata l’annunciata proposta per l’abolizione del test d’ammissione a Medicina, iniziano a manifestarsi dubbi circa l’effettiva possibilità che la riforma del sistema di selezione degli aspiranti camici banchi arrivi già dal 2015. Ma il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha rassicurato gli scettici, dichiarando che al MIUR si lavora in questa direzione e che lo slittamento dei tempi è dovuto solo al sopraggiungere di altre questioni da affrontare.
Era stato lo stesso ministro ad annunciare nell’aprile scorso la volontà di abolire il test d’ammissione a Medicina in favore dell’adozione del modello francese, che prevede l’accesso libero al primo anno di corsi, spostando la selezione al termine di questo. E, sempre il ministro, a maggio aveva fissato la deadline per la presentazione del progetto di riforma, che – secondo quanto annunciato – avrebbe dovuto vedere la luce entro luglio. Ma la scadenza non è stata rispettata e alcuni hanno iniziato a pensare che l’annuncio fosse solo uno spot elettorale, visto che arrivò in prossimità delle consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
Il ministro, però, ha smentito le voci critiche e ha spiegato che il lavoro del MIUR per l’abolizione del test d’ammissione a Medicina è tutt’ora in corso. In proposito, sarebbe già stata fissata per la fine del mese una riunione con i rettori degli atenei che hanno nella propria offerta formativa il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia per un confronto sulla riforma.
Tutto a posto, quindi? Non del tutto, perché proprio i rettori restano molto critici in merito alla possibile adozione del modello francese. Il problema principale è quello delle strutture: è facile, infatti, prevedere che aprendo l’accesso al primo anno a tutti gli aspiranti, il numero di iscritti ai corsi di laurea in Medicina schizzerà vertiginosamente verso l’alto, ma mancano le aule per far fronte a una crescita così importante degli studenti.
Viste le resistenze dei rettori e i dubbi espressi anche dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la vicenda non sembra di facile gestione e probabilmente per l’abolizione del test d’ammissione a Medicina ci vorranno tempi più lunghi di quelli previsti. Così, non sorprenderebbe se anche nel 2015 gli studenti si trovassero a dover ancora fare i conti con il temuto questionario pre-selettivo.
Benissimo!!!! È giusto che ognuno possa scegliere liberamente il percorso di studi che vuole senza dovervi rinunciare perchè non ha saputo rispondere a domande assolutamente insensate e inutili quali quelle di logica o complesse come quelle di biologia, chimica ecc.. sono uno studente che ha tentato varie volte il test e a settembre andrò in tecniche di radiologia e radioterapia, ma se il test verrà veramente abolito e inserita la selezione durante il primo anno, quasi sicuramente deciderò di andare a medicina, visto che il mio sogno è sempre stato quello di diventare un chirurgo pediatrico.
Sono uno studente di Medicina e Chirurgia – ad ottobre inizierò il V anno di corso – e vorrei far capire la “reale” situazione ai tanti aspiranti “studenti di medicina”.
Il TEST a medicina, o per meglio dire, il numero chiuso, è necessario. Vi faccio una domanda. Se quest anno ci sono a disposizione solo 5000 contratti di specializzazione a fronte di una richiesta di 10000 neo-laureati + laureati che non sono entrati gli scorsi anni, tra qualche anno ( mediamente 2 ) secondo voi, i medici neo-laureati cosa dovranno fare? Ve lo dico io: stiamo già facendo corsi di lingua (inglese, francese, tedesco, e molti anche svedese) perché DOVREMO EMIGRARE per poterci specializzare!!! Non ci sono più posti in specializzazione e senza di essa in Italia (ed in Europa) non si può lavorare (tranne guardie mediche, turistiche e sostituzioni di MMG). E non dite che è già tanto se ci pagano visto la situazione economica italiana. Gli specializzandi sono MEDICI abilitati in formazione. Cioè lavoriamo a tutti gli effetti come medici ed in più (dalle 3 alle 5 volte a settimana) seguiamo lezioni (extra orario lavorativo). Non abbiamo diritto a maternità, tredicesima o altro, non siamo tutelati. Facciamo turni massacranti e non abbiamo straordinari. E voi vorreste fare tutto questo GRATIS?!?!? E volete eliminare il TEST?!?! E che fine faranno i 30 mila laureati (come minimo ogni anno in medicina…) se il sistema attualmente non riesce ad assorbire nemmeno 10 mila neo laureati (per non parlare di medici specializzati che a 50 anni sono ancora precari)??? Voi siete pazzi!!!
Io e TUTTI (o quasi) gli studenti di Medicina siamo favorevoli (o almeno so che nella mia università questo è il pensiero) ad un cambiamento dell’attuale TEST. Io stesso sono entrato al secondo tentativo. Certo fare un anno (in comune ad altre facoltà) e solo dopo fare il TEST (che ripeto è NECESSARIO) sarebbe l’ideale. Dopo aver studiato materie come biologia, chimica, fisica, anatomia (almeno la prima parte), gli studenti avrebbero una preparazione migliore. Ma sono sicuro che ci sarebbero sempre ricorsi perché in Italia non c’è la mentalità MERITOCRATICA, cioè non si accetta che ci sia qualcuno più bravo, e credetemi conosco persone che hanno fatto 22 punti, non sono studenti che si impegnano ma avevano la possibilità economica di sostenere le spese per fare il ricorso. Ora sono a medicina… e chi ha fatto 40 punti e non è entrato perché non ha potuto fare ricorso????… poi si vuole far pesare media e numero di esami… come dire, chi è più raccomandato va avanti!!! Ma dove avete la testa?!? L’Italia è a pezzi, la colpa è degli italiani, non dei politici!
Ma dove hai tu la testa? Forse, anzi probabilmente da come vedo nella prima frase non hai capito proprio niente.Il numero chiuso resta, deve assolutamente restare; è il modo fi accedere alla facoltà che cambia. Dopo il primo anno di sbarramento passano solo il 15-20% degli studenti iscritti al primo anno e quindi i posti sono all’incirca come quelli che passano il test. E poi non so cosa ti sembra più giusto: una modalità che ti permette di studiare e di farti valere per un intero annobe di far conoscere davvero le tue doti, oppure un metodo di selezione ridicolo con domande della serie”Come si chiama la granita a Roma?” Dai ragazzi non scherziamo e prima di parlare informatevi davvero. Ma dove avete voi la testa. CIAO
che i politici ci hanno preso sempre in giro è notorio a tutti. Per questo è da una vita che non ho più votato quanto meno ho la coscienza a posto.
Per ultimo ci hanno illuso che sarebbero stati eliminati i fastidiosissimi test di accesso alle professioni sanitarie, ma a quanto pare è una bufala, e quindi mi ritrovo ad andare all’estero per fare la professione che sognavo da sempre altrimenti rimanendo in questa italianina dovrò fare una professione che garbizia ai Signori politici o ai rettori delle università.
vincenzo
Risposta al commento di francesco, carissimo, posso essere d’accordo con te ma fino ad un certo punto, non puoi giudicare un probabile bravo medico solo dai test dove mi si chiede nelle domande dei test, chi dà la lana? risposte: pecora, cane o gatto, altra domanda cosa pesa di più un chilo di piombo o un chilo di paglia? queste sono domande per accedere alla facoltà di medicina e professioni sanitarie quindi sarebbe bene adottare il sistema francese chi non merita al primo hanno va fuori questo lo accetto.
ciao
Salve a tutti, desidero tanto che in Italia si accetti finalmente il sistema Francese, il primo anno entrano tutti al secondo solo chi ha svolto il numero massimo di esami.
Il test a momento non è da considerare affidabile,domande spesso inutili poco tempo per decidere la vita di una persona,controlli non eseguiti correttamente ecc.
Perchè manca meritocrazia raccomandati ovunque, credo che sia venuto anche il momento che in italia si faccia qualcosa per migliorare la situazione scolastica e universitaria dalle strutture all’organizzazione stessa, perchè apparte la fuga dei cervelli qui conviene a questo punto studiare direttamente all’estero.
Personalmente vorrei solo avere possibilità economiche per scappare dal paese perchè davvero l’Italia è fallita totalmente su ogni piano sociale,professionale ecc (colpa di noi Italiani e di una classe politica inutile).
Risposta a vincenzo, caro, ma forse non hai capito che io sono contrarissimo ai test di medicina. Se leggi bene si capisce
Buonasera a tutti. Non sono un’aspirante medico, ma seguo con interesse le discussioni che appaiono sul web, relative alla possibilità di abolire i test d’ingresso alle facoltà di medicina e professioni sanitarie. Se la contrarietà espressa dai rettori riguarda la carenza di spazi destinati ad accoglire gli studenti, mi chiedo se, durante il primo anno di corso, le lezioni possano svolgersi online, permettendo agli studenti, in tal modo, di ascoltare comodamente le lezioni dalla propria abitazione e non nelle aule affollate. Potrebbero, inoltre, riascoltarle tutte le volte che lo desiderano. Qualora ci fossero anche lezioni non teoriche, ma pratiche, queste si potrebbero svolgere organizzando dei “turni”, in modo tale che gli studenti che vi partecipano, non siano in numero eccessivo per un corretto svolgimento delle lezioni stesse. Come qualcuno di voi ha giustamente evidenziato, i problemi logistici sorgerebbero solo il primo anno di corso degli studenti che saranno poi selezionati in base alle effettive capacità e di impegno nello studio.
Nonostante io sia tra le persone che si sono ritrovate a dover sostenere il test nel bel mezzo di simulazioni ed interrogazioni in vista dell’esame di Stato, sono felice che dal prossimo anno adotteranno il metodo alla francese. Sono al corrente anche delle critiche riguardo a tale metodo, fatte poi da chi non avrebbe nulla da perderci e tanto meno da guadagnarci. Mi sembra giusto dare a tutti una possibilità iniziale.
Io sono certa che tra quelli che hanno sostenuto il test vi erano molti molto bravi, mezzi geni, chiamateli come volete. Ma sono altrettanto convinta che molta gente è entrata grazie a imbrogli, ricorsi, conoscenze. Ora, sicuramente nemmeno con il nuovo metodo si eviteranno situazioni del genere, però almeno ti viene data una possibilità concreta! Mi spiego, il quiz è una prova che io in 13 anni di scuola ho provato solo agli invalzi di 3 media, e come me molti altri. Nelle scuole estere (in primis America e Inghilterra – quest’ultima poi ha collaborato all’elaborazione del test di Medicina di quest’anno-) a parte le materie letterarie, le altre vengono valutate mediante un quiz.
Per giunta poi quest’anno per “conformarsi al modello europeo” abbiamo sostenuto i test ad Aprile! Prima della Maturità, svalutandola completente come prova tra l’altro. Ma è giusto averlo fatto ad Aprile se si considera che la scuola tedesca, per esempio, chiude i battenti a inizio Marzo! Ma la scuola italiana no! O vi è un adeguamento generale dell’istruzione italiana a quella vigente nelle altre nazioni europee oppure che ognuna segua il suo ordinamento senza essere influenzata dall’esterno.