Un errore tecnico ha costretto il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ad annullare i test per l’accesso alle specializzazioni mediche. Secondo quanto comunicato dal ministero stesso, sono state scambiate le 30 domande comuni della prova per le scuole dell’area medica, tenutasi lo scorso 29 ottobre, e quelle della prova per l’area dei servizi clinici, tenutasi il 31. A sbagliare è stato il consorzio interuniversitario Cineca, cui spettava il compito di elaborare e distribuire i questionari. La ripetizione di entrambi i test avverrà nella giornata di venerdì 7 novembre.
Il MIUR ha riscontrato l’anomalia nella giornata di ieri, durante le verifiche finali sullo svolgimento dei quiz che, per la prima volta in assoluto, quest’anno sono stati identici (ed effettuati in contemporanea) su tutto il territorio nazionale. Il Cineca, immediatamente sollecitato dal ministero a fornire una spiegazione in merito, ha fatto sapere attraverso una nota ufficiale che si è trattato di “un errore nella fase di codifica delle domande durante l’importazione” dei quesiti stessi nel database usato dal consorzio per generare i test d’accesso alle specializzazioni mediche.
Il ministero ha sottolineato che questo è l’unico problema registrato e che, per quanto riguarda le 10 domande specifiche per ciascuna scuola dell’area medica e di quella dei servizi clinici, tutto si è svolto regolarmente, così com’è accaduto anche per la prima prova, quella comune a tutte le aree, tenutasi il 28 ottobre, e per il questionario relativo alle scuole dell’area chirurgica, che ha avuto luogo giorno 30.
Tutti coloro che hanno effettuato i test per l’accesso alle specializzazioni mediche delle aree in questione, il 7 novembre sono chiamati a ripetere le prove nelle stesse sedi in cui si erano già recati il 29 e il 31 ottobre. Il MIUR ha reso noto che gli ulteriori dettagli in merito sono reperibili nell’area riservata di ciascun candidato sul portale UniversItaly. La ripetizione delle prove dovrebbe coinvolgere circa 11.200 giovani medici.