Il plagio nelle tesi di laurea è un problema che i relatori conoscono bene, ma allo stesso tempo è una pratica difficile da sradicare e soprattutto da rilevare. Stavolta però la “tirata di orecchie” non è arrivata a uno studente fresco di laurea, ma al ministro della Difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, il quale si è trovato quindi a dover rinunciare momentaneamente al suo dottorato di ricerca in Giurisprudenza.
Il ministro ha studiato Scienze politiche e Diritto all’Università di Bayreuth, ottenendo nel 2007 un dottorato in Diritto con una tesi sul diritto costituzionale negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. Sotto accusa oggi è proprio la sua dissertazione, la quale riporterebbe interi stralci e pagine copiate da interventi, conferenze, articoli e volumi senza le citazioni richieste.
A decidere se si tratta di plagio o meno sarà proprio l’ateneo di Bayreuth, ma nel frattempo il ministro respinge ogni accusa, rivendicando l’originalità della sua tesi di dottorato e l’assoluta autonomia nella scrittura. Fra le altre accuse infatti c’è quella di aver utilizzato i suoi collaboratori per finalizzare l’elaborato.
Giustificazioni che Guttenberg ha ribadito nel corso di un incontro a Berlino con la cancelliera Angela Merkel, la quale ha deciso di sostenerlo pur non esprimendosi sul merito della vicenda, mettendosi nelle mani dell’Università per il verdetto finale. Il motore delle accuse è stato il quotidiano di Monaco di Baviera, che dopo una analisi del lavoro del ministro ha riportato che sarebbero stati copiati interi passaggi e pagine di libri, oltre ad alcune note a piè di pagina errate.
Anche se l’opposizione reclama già le dimissioni, per ora non se ne è parlato, anzi il ministro ha chiarito la sua posizione di innocenza, dichiarando: “I cittadini di questo Paese si aspettano che io mi occupi con tutte le mie energie del mio gabinetto di ministro della Difesa, che mi richiede molto, e io posso farlo”.