A Milano sempre più studenti attratti dall'estero. Lo dice una ricerca
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Milano, una ricerca rivela: “Tre quarti degli studenti sono attratti dall’estero”. Di più i bocconiani

da | Feb 2013 | News | 0 commenti

La voglia di imparare le lingue, unita al desiderio di arricchire il proprio curriculum vitae, fa sì che un crescente numero di giovani sia attratto dall’opportunità di vivere un’esperienza di studio all’estero. Ѐ quanto emerso da una ricerca condotta a Milano da un gruppo di studenti coordinati dallo specializzando in Bocconi Francesco Varano e promossa da University4you, una società che opera nel campo della formazione. Oggetto dello studio, 890 ragazzi iscritti o appena laureati presso i vari atenei milanesi.

In particolare, secondo questa ricerca realizzata a Milano, gli studenti attratti dall’estero sarebbero almeno tre quarti, ovvero il 75 per cento degli intervistati (via mail o tramite questionari distribuiti nelle università del capoluogo lombardo). Quelli che si mostrano più interessati a partire sono i bocconiani, la cui percentuale sale al 91 per cento. Molti altri (il 64 per cento), invece, sono poco informati sulla possibilità di poter svolgere un periodo di studi in un altro Paese oppure sono scoraggiati dagli aspetti economici che caratterizzano tale esperienza.

Dopo i bocconiani, gli studenti più attratti dall’idea di fare le valigie e andare a formarsi all’estero sarebbero quelli del Politecnico (l’86 per cento), seguiti dagli iscritti allo IED (82 per cento). Ultimi gli studenti della Statale di Milano (60 per cento). Diversi, però, gli ostacoli e le difficoltà riscontrati dagli aspiranti “viaggiatori” nel realizzare il proprio sogno. Innanzitutto, i costi che occorre affrontare per studiare in un altro Paese (il cui peso equivale a 7, in una scala da 1 a 9), poi l’elevata competitività del settore (5,9) e i complessi iter burocratici cui spesso si deve sottostare (5,5). Infine, si aggiunge pure la difficoltà derivata dalla lingua straniera e il timore di lasciare la propria famiglia (peso pari a 5,2).

“Visti i tagli all’istruzione e lo stato di incertezza dei contributi Ue per i programmi di scambio Erasmus, con la nostra ricerca – spiegano Dafina Dicheva e Luisa Negri, responsabili di U4You – abbiamo voluto dare voce ai giovani e invitare le istituzioni a rimettere al centro questo tema fondamentale per le generazioni attuali e future”. Secondo lo studio milanese, le mete più ambite sarebbero gli States, il Regno Unito e l’Australia, in particolare New York per il 21,1 per cento, Londra per il 17,1 per cento e Sidney per il 4,9 per cento. Altra città gettonata sembra essere Parigi (5,3 per cento).

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